Milano, oltre 140 mila persone impegnate in attività sociali

Milano capitale del volontariato: sono oltre 140 mila le persone in città impegnate gratuitamente in attività sociali di varia natura. Il dato è stato certificato dall’ultimo censimento Istat sulle organizzazioni non-profit. Rispetto al 2001 il numero è cresciuto di oltre il 200 per cento. Un quarto dei volontari si dedica alle persone in difficoltà (17 mila in attività sanitarie o di emergenza sulle ambulanze e 19 mila in servizi socio-assistenziali). Gli altri ambiti di maggiore impegno sono situazioni ricreative o di socializzazione (16,7 per cento), azioni volte a promuovere la ricerca scientifica con campagne di raccolta fondi (15,3 per cento), attività culturali e artistiche (11,9 per cento) e sportive (8,6 per cento). I dati sono stati presentati a Milano nel corso di un incontro organizzato da Comune di Milano, Ciessevi, Forum del terzo settore e Vita, cui hanno partecipato gli assessori Marco Granelli e Chiara Bisconti. L’occasione era la celebrazione della 28esima Giornata internazionale del volontariato

“Volontariato significa vita associativa e cittadinanza attiva, che nascono da un rapporto proficuo e strutturale tra istituzioni e cittadini e che consentono a tutta la città di migliorare. Per questo la nostra Amministrazione riconosce e sostiene il valore del contributo quotidiano che il volontariato offre alle comunità locali e che è confermato anche dal primato della nostra città in questo settore”, ha dichiarato Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e coesione sociale, Polizia locale, Protezione civile, Volontariato.

“Il volontariato è un motore di sviluppo che rappresenta un importante supporto al lavoro delle amministrazioni pubbliche. Questo impegno quotidiano di tante persone è una forma di cittadinanza attiva nello sport, nelle scuole, nella cura del verde con piccoli gesti che insieme possono davvero cambiare il volto e il cuore di Milano”, ha detto Chiara Bisconti, assessora al Benessere, Qualità della vita, Sport e tempo libero, Risorse umane, Tutela degli animali, Verde e Arredo Urbano.

Le istituzioni non profit (associazioni, fondazioni, cooperative sociali) attive nel Comune di Milano sono più di 6.600. Le dimensioni medie delle realtà milanesi risultano superiori ai valori nazionali, sia in termini di volontari (21 di media nella nostra città a fronte di 16 in Italia), sia in termini di lavoratori retribuiti (dieci addetti a Milano a fronte di tre in Italia).

Tre sono le Case del volontariato e dell’associazionismo in funzione in città: in zona 1, 2 e 8. L’obiettivo è di avere una Casa per ogni Zona entro la fine del 2015. Le Case sono strutture al servizio del territorio, luoghi di attività, di incontro e di servizi per il tessuto associativo locale gestiti dalle associazioni e dai Consigli di Zona. Nel 2013 è stato realizzato il progetto Light up! per la promozione del volontariato giovanile, che ha coinvolto circa mille giovani avvicinandoli al mondo dell’associazionismo. Sono queste due delle azioni che il Comune mette a disposizione per aiutare le associazioni a crescere. Oggi sono stati inoltre illustrati e descritti i progetti dell’Amministrazione: i giardini pubblici affidati alle associazioni, i bandi del settore demanio per le sedi di associazioni, le iniziative verso Expo di Cascina Triulza, sede delle attività durante Expo dove protagonista sarà il non-profit e il progetto Voce per la casa del volontariato nel centro della città in via Monte Grappa 8.

Una recente ricerca Ciessevi-Comune di Milano ha evidenziato che il 63 per cento dei volontari milanesi è impegnato in modo regolare e continuativo. Per quanto riguarda le associazioni si tratta di realtà radicate nel territorio, il 58 per cento è attivo nella sola città di Milano e il 32 per cento in un solo quartiere.

“I numeri della ricerca – afferma Lino Lacagnina, Presidente di Ciessevi –  ci raccontano il miracolo quotidiano delle associazioni milanesi che sono cresciute e continuano a svilupparsi malgrado le difficoltà. Con una  missione, quella di divenire la forza trainante, sia nella sfera politica che economica, della gratuità e dell’etica del bene comune. In questa prospettiva ritengo sia cruciale che il volontariato milanese si impegni nel fare “rete” tra le associazioni e con le istituzioni. Per questo stiamo realizzando Voce–Volontari al Centro, la futura Casa del Volontariato in via Montegrappa, che sarà un punto di riferimento non solo per il mondo del Terzo Settore, ma per tutti coloro che sono alla ricerca di nuovi modi di essere cittadini al servizio di qualcun altro o di qualcos’altro”. L’iniziativa è continuata nel pomeriggio con Vita, presso l’Università statale di Milano, dove si è messo a tema il volontariato impegnato sui temi della salute: un ambito importante per i cittadini e le istituzioni, dove da sempre il volontariato e il non-profit italiano costituiscono un’eccellenza di cura, di umanità e di competenza.