Firenze, ISIA intervenire subito per scongiurare la chiusura

Individuare una sede tra quelle inserite nel federalismo demaniale, la richiesta di un incontro urgente col ministro Carrozza e una mozione in Senato per salvare l’Isia. Così il consigliere Tommaso Grassi e la senatrice Alessia Petraglia (SeL), alla luce dell’incontro tra il vicedirettore dell’istituto di via degli Alfani, prof. Stefano Bettega, i rappresentanti degli studenti, e alcuni rappresentanti di SEL Firenze, tra cui lo stesso Grassi.

“Firenze non può permettersi di perdere un centro di eccellenza come l’ISIA, la cui esistenza è messa in pericolo dal taglio statale ai fondi per la didattica e dalla reticenza nel risolvere, una volta per tutte, l’annosa questione della sede. Occorre intervenire subito, nell’interesse dei docenti, degli studenti e dell’intera città di Firenze, per la quale la scomparsa dell’ISIA rappresenterebbe la scomparsa di un patrimonio culturale e formativo inestimabile”.

“E’ emersa la necessità di un intervento immediato – proseguono i due esponenti di SEL – Occorre, prima di tutto, risolvere il nodo della sede: da dieci anni l’ISIA attende di trasferirsi a Scandicci, in un immobile ancora da ristrutturare e per il quale si attende lo stanziamento di fondi dal Ministero. Uno stanziamento che non è arrivato e che fa sì che oggi, a seguito dello sfratto da via degli Alfani, l’ISIA sia prossimo a rimanere senza sede, nell’indifferenza dell’Amministrazione comunale. C’è poi il nodo della didattica – proseguono – sulla quale pesa il taglio dei finanziamenti statali a partire dal prossimo anno: l’ennesimo colpo di scure su un’istituzione universitaria pubblica, che sarà costretta ad intervenire su borse di studio ed offerta formativa, a scapito degli studenti e del diritto allo studio. La politica, e la sinistra in particolare – dicono ancora – hanno il dovere di dare risposte. Il 23 dicembre, il Consiglio comunale dedicherà la discussione alla situazione dell’ISIA, ma già lunedì prossimo SEL porterà in aula la questione, chiedendo all’amministrazione di individuare una struttura idonea ad ospitare l’ISIA nell’ambito di quelle comprese nel percorso di federalismo demaniale. A Roma, chiederemo subito un incontro alla Ministra Carrozza e a breve, depositeremo in Senato una mozione per chiedere al Ministero risorse straordinarie per garantire il trasferimento nella nuova sede di Scandicci e un incremento dei finanziamenti destinati a questo segmento dell’istruzione universitaria pubblica, con il recupero dei tagli effettuati negli scorsi anni. Non basta riempirsi la bocca di apprezzamenti per il genio fiorentino, ripetere come un mantra che la creatività e il Made in Italy permetteranno al nostro paese di uscire dalla crisi – concludono Petraglia e Grassi – Occorrono risorse e azioni concrete: salvare un luogo di formazione pubblico, dove si diffondono saperi e si creano le competenze necessarie per preparare professionisti del design in grado di giocare da protagonisti nel mondo, deve essere una priorità. Ogni euro speso oggi in istruzione e formazione è un investimento su cui costruire le fondamenta del futuro”.