Firenze, al via il progetto Giglio Verde per il monitoraggio di dieci giardini cittadini

Un progetto che coniuga politiche sociali e tutela dell’ambiente. Ovvero il reinserimento di persone provenienti dal circuito dei servizi sociali attraverso l’attività di monitoraggio nei giardini. È il progetto Giglio Verde presentato questa mattina in Palazzo Vecchio dalla vicesindaco Stefania Saccardi e dall’assessore all’ambiente Caterina Biti. “Giglio Verde si inserisce pienamente nel modo di intendere le politiche sociali che abbiamo attuato in questi anni – sottolinea la vicesindaco Saccardi – ovvero interventi per favorire il reinserimento sociale di persone seguite dai servizi e il recupero dell’autonomia piuttosto che il puro assistenzialismo. Per questo abbiamo investito un milione di euro nel progetto Polis che punta proprio al reinserimento delle persone disabili e a rischio marginalità. Il progetto ha preso in carico 944 persone e attivato 730 progetti di inclusione sociale. Si tratta di 266 inserimenti socio-terapeutici, 25 borse lavoro e 25 percorsi formativi. Da questa attività sono derivate 26 assunzioni che con l’attuale periodo di crisi rappresentano un bilancio straordinario”. Il progetto Giglio Verde nasce infatti da una costola del progetto Polis dalla sinergia tra l’assessorato al welfare e l’assessorato all’ambiente. In concreto 12 persone provenienti dal circuito dei servizi sociali (ovvero cinque direttamente dal Polis, cinque con leggera disabilità e gli ultimi due dovrebbero essere due ragazzi senegalesi rimasti feriti nell’attentati razzisti di due anni fa in piazza Dalmazia e che hanno già dato la loro disponibilità a partecipare) effettueranno il monitoraggio di dieci giardini cittadini “armati” di pettorina gialla con la scritta “Giglio Verde” e di fischietto e in sella alle biciclette del progetto “Piede libero”, ovvero recuperate da detenuti ed ex detenuti nelle officine della Cooperativa Ulisse. “Sarà una presenza riconoscibile – spiega l’assessore Biti – con la quale vogliamo soprattutto svolgere una funzione di deterrenza dei comportamenti scorretti dei fruitori dei giardini, per esempio non raccogliere gli escrementi dei cani oppure rovinare i giochi per bambini. Sono sicura che grazie a loro i cittadini potranno avvertire maggiormente l’attenzione dell’Amministrazione e si sentiranno più sicuri”. Ovviamente, come precisa l’assessore Biti, non potranno intervenire direttamente ma riporteranno le eventuali situazioni critiche ai loro coordinatori che poi attiveranno gli interventi del caso. I partecipanti al progetto Giglio Verde saranno in servizio tutti i giorni da prima di Natale (da lunedì prenderà il via il corso di formazione della durata di una settimana) suddivisi in sei squadre di due operatori ciascuna. Ogni squadra monitorerà due giardini ogni giorno (tre ore ad area verde) e una squadra sarà a disposizione per sostituzioni o interventi particolari. Sono assicurati e avranno una borsa lavoro di circa 450 euro al mese. Per quanto riguarda l’individuazione dei giardini interessati dalla sperimentazione del Giglio Verde, l’assessore Biti spiega che la scelta si è basata sulla segnalazioni dei cittadini arrivate all’assessorato all’ambiente e ai Quartieri. In dettaglio nel Quartiere 2 sono il Parco di Villa Favard in via di Rocca Tedalda; il Giardino del Mezzetta (via del Mezzetta) e il Giardino Pettini Burresi (via Faentina). Nel Quartiere 3 si tratta del Parco Albereta-Anconella (via di Villamagna) e nel Quartiere 4 i parchi di Villa Vogel (viale Canova) e di Villa Strozzi (via Pisana). Infine i giardini del Quartiere 5: ovvero il Giardino Allori (via Allori), i Giardini Medaglie d’Oro e Castelnuovo Tedesco (in piazza Medaglie d’Oro e via Castelnuovo Tedesco), il Giardino Morandi (via Morandi) e Giardino Baden-Powell (via Stibbert). “La sperimentazione del progetto Giglio Verde partirà prima di Natale e se funzionerà amplieremo il numero dei giardini interessati mettendo in campo più squadre – aggiunge la vicesindaco Saccardi – . L’obiettivo è raddoppiare gli operatori e le ore di monitoraggio nel periodo estivo, quando i giardini sono più frequentati. Spero davvero che l’esperienza sia positiva perché si tratta di un progetto dalla grande valenza sociale: è infatti un modo con cui le persone che ricevono assistenza e aiuto dalle istituzioni possono dare il loro contributo alla comunità”.