Bolzano, patto generazionale il 26 novembre firma dell’accordo con i sindacati

Con il patto generazionale, i lavoratori e le lavoratrici di età non inferiore ai 60 anni, o a non più di tre anni dal raggiungimento della pensione, potranno volontariamente ridurre il proprio orario di lavoro di una quota compresa tra il 25% e il 50%. Lo stipendio verrà decurtato di conseguenza, ma la riduzione non avrà effetto sui contributi previdenziali, che continueranno ad essere “tarati” sull’orario pieno. La differenza, infatti, sarà a carico del datore di lavoro, il quale sarà obbligato a investire i fondi risparmiati per coprire i costi relativi all’assunzione di giovani disoccupati e persone appartenenti ad altre categorie.

Il provvedimento riguarderà non solo il personale dell’amministrazione provinciale, ma anche dei Comuni, delle Comunità comprensoriali, delle case di riposo, dell’Azienda sanitaria, dell’IPES, delle aziende di soggiorno di Bolzano e Merano, e del personale insegnante delle scuole. Per il via libera definitivo al patto generazionale è necessaria un’integrazione del contratto collettivo di intercomparto, che sarà sottoscritta da Provincia e organizzazioni sindacali, alla presenza degli assessori provinciali Roberto Bizzo e Thomas Widmann martedì 26 novembre 2013 alle 14 presso il Cortile interno di Palazzo Widmann in piazza Silvius Magnago 1, a Bolzano.