Bolzano, Giornata dei diritti dei minori esposti alla violenza

Nel corso del 2012 127 donne con i loro 146 figlio sono stati accolti in Alto Adige nei centri antiviolenza e delle case rifugio per donne che subiscono violenza. Le donne ed i loro figli sono fuggiti dalle loro case per trovare protezione dalla violenza psichica e fisica.

Il fenomeno della “violenza assistita”, cioè dell’esposizione dei minori alla violenza domestica, nonostante sia classificato tra gli abusi all’infanzia, è ancora spesso misconosciuto o minimizzato.

“Negli ultimi anni però” afferma l’assessore Theiner “sono stati compiuti numerosi passi in avanti rispetto alla sua emersione, grazie al lavoro dei centri antiviolenza e delle case rifugio per donne che subiscono violenza ed a quello dei centri e servizi specializzati per la tutela e la cura dei bambini maltrattati e abusati”.

Nel concetto di violenza assistita si tiene conto del fatto che non solo vedere la violenza, sentire il rumore delle percosse, della rottura degli oggetti, le grida, gli insulti e le minacce, i pianti ha un impatto doloroso, confondente e spaventoso sui bambini; lo ha anche sapere che determinate cose avvengono, constatarne gli effetti vedendo oggetti distrutti, venire a

contatto o a conoscenza degli effetti fisici della violenza sul proprio familiare. Ma doloroso e pauroso è anche percepire la disperazione, l’angoscia e lo stato di terrore delle vittime. I bambini provano paura, terrore, confusione, impotenza e rabbia.

“Le conseguenze di tale abuso” rileva l’assessore Richard Theiner “influiscono pesantemente sullo sviluppo stesso dei bambini, compromettendo l’apprendimento scolastico, la loro capacità di creare relazioni; possono portare i bambini a depressione, ansia, inquietudine, bassa autostima, aggressività, difficoltà nel comportamento alimentare, incubi, scarse abilità motorie, comportamenti autolesivi”.

È di fondamentale importanza quindi un intervento finalizzato alla valutazione, protezione fisica e psicologica dei bambini vittime di violenza assistita e la creazione di una rete di sostegno con i servizi sociali e sanitari competenti sul territorio.

Per questi interventi è di fondamentale importanza il lavoro delle operatrici dell’ambito minori dei 5 Servizi Casa delle donne operanti in provincia di Bolzano. Tali servizi, infatti, oltre ad accogliere le donne in situazione di violenza, offrono sostegno e accompagnamento professionale ai loro figli.