Al Teatro Civico Erwartung La Spezia Porta di Sion

Mercoledì 20 novembre alle 21,15 al Teatro Civico si terrà  lo spettacolo evento “Erwartung (L’Attesa) La Spezia Porta di Sion”. “Dopo il grande successo di questa estate al Molo Garibaldi – ha dichiarato il sindaco Massimo Federici -, si è deciso di ripetere questo evento in Teatro anche per tenere alta l’attenzione sul Premio Exodus che si svolgerà, in un’edizione completamente rinnovata, il prossimo 8 maggio nei giorni di partenza delle navi dalla città della Spezia e in un calendario civile densissimo che caratterizzerà la città a partire dal 25 Aprile del 2014 con la presenza del Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz.  Non a caso Erwartung è stato collocato nel mese di novembre, periodo in cui solitamente si teneva Exodus, e non a caso è stato scelto proprio “l’attesa” per condurci verso la prossima edizione del Premio a cui si sta lavorando  con l’obiettivo di rafforzarne la  valenza internazionale nella consapevolezza che si tratta di una delle pagine più belle e importanti  della nostra storia attraverso le quali La Spezia può con orgoglio proiettarsi a livello nazionale e non solo”

“Erwartung (L’Attesa) La Spezia Porta di Sion di Davide Faggiani con la regia di  Enrico Casale e la direzione musicale di Gloria Clemente, racconta la storia dell’attesa della partenza delle navi che dalla Spezia portarono i profughi ebrei dei campi di sterminio verso Israele. Un evento, dunque, che vuole ricordare la vicenda di Exodus per cui la città della Spezia ha ottenuto la Medaglia d’Oro al Merito Civile.

Nel maggio del 1946 due navi partirono dalla Spezia alla volta della Palestina. I passeggeri, 1014 ebrei scampati ai lager nazisti, erano rimasti bloccati per trentacinque giorni dal rifiuto del governo inglese di concedere i permessi per l’espatrio. La volontà di lasciare l’Europa per il sogno della Palestina, unita alla solidarietà dei cittadini italiani segnò una delle prime tappe per la liberazione di un intero popolo.

Protagonisti dello spettacolo sono attrici ed attori adolescenti che con i loro corpi e le loro voci raccontano al pubblico la Storia passata creando un ponte generazionale ed un passaggio di testimonianza della vicenda dell’esodo ebraico dopo la Seconda Guerra Mondiale. I giovani artisti hanno abbracciato con entusiasmo le piccole storie dei ragazzi di allora che affollavano il molo Pagliari, riconoscendo in quei ragazzi, diversi da loro per cultura ed esperienza, le loro passioni, le loro fragilità, la loro voglia di vivere sempre e comunque, la loro voglia di affermarsi in un mondo crudele che spesso li rifiuta. Assieme a loro sul palcoscenico che diventa “il molo dell’attesa”, anche tanti bambini e adulti, pronti tutti insieme, ad appassionare il pubblico raccontando una delle Storie più importanti della nostra città.

Filo conduttore dello spettacolo è la musica, il canto che accompagna nelle forme tradizionali ebraiche e klezmer e in canzoni originali lo sviluppo della storia, contrappunto ideale concretizzato dalle 2 orchestre, una di scena e una in “buca” e dai protagonisti, 2 cori, uno di adulti ed uno di ragazzi e bambini. Un  lavoro dedicato alla memoria di Mara Baronti con la quale è stato originariamente immaginato lo spettacolo.