Venezia, la Presidente della Provincia incontra il Presidente della Corte d’Appello

La presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto ha incontrato oggi nella sede della Provincia a Ca’ Corner il nuovo presidente della Corte d’Appello Antonino Mazzeo Rinaldi. Il neo presidente ha una lunga carriera alle spalle, che l’ha visto operare in Pretura a Caltagirone, poi presso la Pretura di Gallarate in provincia di Varese, infine come presidente del tribunale ordinario di Busto Arsizio. Oggi Mazzeo Rinaldi è presidente di commissione tributaria, e professore a contratto di diritto privato all’università di Castellanza.  E’ autore di numerose pubblicazioni scientifiche, esperto di diritto di famiglia e in materia di locazioni.

Antonino Mazzeo Rinaldi. “Ho ricavato un’impressione molto positiva dell’incontro con la Presidente Zaccariotto. La Provincia è stata in questi ultimi anni un partner importante per la Corte, avendo realizzato un progetto di collaborazione con la giustizia che ha  prodotto ottimi risultati, per quanto riguarda la nostra struttura e il supporto agli uffici giudiziari. Un progetto che ha visto l’ausilio di lavoratori in cassa integrazione, e l’impiego di carabinieri in congedo. Il momento è complesso, ma mi auguro che l’ottima e proficua collaborazione possa proseguire anche in futuro”.

Francesca Zaccariotto. “E’ stato un incontro piacevole e interessante. Con il presidente Mazzeo Rinaldi abbiamo condiviso la difficoltà di questo momento storico, che vede sia l’ente Provincia, sia la geografia della giustizia in Italia sottoposti a repentini cambiamenti. Ho ricordato che proprio in virtù di questo momento d’incertezza, alla Provincia sono stari tagliati molti dei trasferimenti dallo Stato, meno 5 milioni e 400 mila euro, pur conservando inalterate tutte le funzioni e i compiti assegnati, con le rispettive responsabilità, Nonostante ciò la Provincia mantiene una situazione finanziaria in equilibrio con un bilancio sano, che la pone fra le più virtuose a livello nazionale. Ma in questa situazione d’incertezza sul proprio futuro la concentrazione sulle funzioni principali è massima, per garantire il livello di opere e servizi finora garantiti. In questo momento vogliamo capire cosa succederà per decidere serenamente di proseguire con i progetti in essere che per ora portiamo al loro compimento senza rinnovarli”.