Crotone, il randagismo una piaga sociale da sconfiggere

Il randagismo a Crotone, una piaga che pare impossibile da sconfiggere. Ormai son tanti gli anni che periodicamente la città è costretta ad ospitare innumerevoli mute di cani in periferia come nel centro. Ormai i cittadini  non sanno più a quale santo votarsi. Non passa giorno che qualcuno non segnali la presenza di decine di randagi. L’ultimo caso, in ordine di tempo, è stato registrato, qualche giorno fa, in Via Morelli, dalle parti della chiesa parrocchiale dei SS. Cosma e Damiano, dove un anziano signore è stato aggredito da un cane di enormi dimensioni.

E non c’è angolo della città pitagorica in cui non facciano bella mostra di se numerosi esemplari di cani che, a piccoli gruppi, vagano alla disperata ricerca di cibo. Addirittura colonie canine stazionano sull’erba della rotonda di via Cutro, nei paraggi dell’ospedale e dello stadio, ed altre, sempre sull’erba ai piedi del monumento dell’illustre sindaco Turano sulla via Miscello. Non è certamente un belvedere per una città che partecipa alla Borsa del Turismo o si candida tra i più qualificati percorsi del turismo religioso regionale. Insomma, al pericolo per l’incolumità delle persone si aggiunge il danno arrecato al decoro urbano. Cani che disperdono il contenuto dei sacchetti dell’immondizia distribuendola lungo le strade anche se, in questa operazione, per la verità, son più maestri i cittadini, i cittadini incivili.