Torino, l’Università come motore di sviluppo del territorio

Il Rettore dell’Ateneo torinese Gianmaria Ajani e il Presidente della Regione Roberto Cota si incontreranno sabato 9 novembre per un momento di riflessione e confronto sul ruolo che l’Università può avere nello sviluppo del territorio.

La discussione necessariamente si svilupperà lungo varie direzioni correlate alla “mission” dell’Università che comprende ricerca e didattica, orientamento al lavoro e  trasferimento tecnologico, integrazione università-industria, internazionalizzazione e innovazione.

L’obiettivo primario del workshop è focalizzare quali siano le iniziative principali che possono essere intraprese per promuovere un’efficace politica di collaborazione tra Università e Regione rispetto ai compiti che la Regione stessa ha in ambito di ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico, supporto alla creazione di impresa.

La messa in opera di un intenso rapporto di collaborazione con la Regione è un elemento fondamentale per il Rettore Ajani, che in diversi punti del suo programma ha richiamato concretezza, condivisione e concertazione come fattori critici di successo per avviare un disegno strategico e implementare le attività necessarie ad un nuovo modello di sviluppo dell’Ateneo, fortemente legato al contesto territoriale e alle sue esigenze di sviluppo.

L’attuale perdurante fase di crisi economica pone Università e Regione verso una responsabilità sempre maggiore nei confronti  della cittadinanza, in primis verso gli studenti, che all’Università si rivolgono per costruire un progetto di vita. La necessità di intraprendere un percorso di sempre più fattiva collaborazione è ampiamente sentita anche  da docenti e ricercatori che vogliono costruire un’Università più competitiva e più integrata nel motore dello sviluppo del suo territorio.

Gli argomenti oggetto del dibattito saranno molteplici ma tutti ispirati ad estrarre motivazioni e finalità per una collaborazione che aiuti il Piemonte ad essere più competitivo sul piano nazionale ed internazionale.

L’Università, in un contesto di sempre maggiore specializzazione delle regioni europee, si impegna a lavorare a progetti di Ateneo che aggreghino una massa critica di capacità interdisciplinari per affrontare problematiche di grande impatto, utili a far diventare il Piemonte un’area di riferimento internazionale per settori scientifico-industriali di frontiera.

Modererà il confronto Silvio Aime, Presidente di 2i3T-Incubatore dell’Università degli Studi di Torino.

Nel corso dell’incontro verranno presentate due importanti case history, quella dell’Emilia Romagna che vedrà il contributo di Leda Bologni di Aster-Rete Alta Tecnologia dell’Emilia Romagna e quella della Regione Lombardia con il contributo di Armando De Crinito, Direttore Generale Vicario  Ricerca e Innovazione.

Marco Baccanti porterà il punto di vista e le proposte del Comitato Ricerca ed Innovazione di Confindustria.

“Questo incontro ci permette di sostenere l’identità e il fondamentale ruolo dell’Università nello sviluppo economico-sociale del territorio. – dichiara Gianmaria Ajani, Rettore dell’Università di Torino – Ritengo molto importante che il nostro Ateneo possa potenziare i progetti di concertazione presso i soggetti politici e amministrativi locali, nonché con il mondo produttivo, per fare sistema e rendere l’economia piemontese ancora più competitiva nel contesto europeo”.

“La nostra Regione – osserva il Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota – oggi più che mai deve puntare sull’internazionalizzazione, sulla ricerca e sull’innovazione per  poter vincere le sfide di un mercato globale sempre più difficile e competitivo. Le eccellenze sul nostro territorio non mancano, ma soltanto una corretta formazione, soprattutto in ambito universitario, può garantire al Piemonte di continuare ad essere  un punto di riferimento dell’industria avanzata a livello mondiale. Ben venga perciò un confronto tra Università, Enti Locali e mondo dell’impresa per stabilire le linee guida da seguire nel futuro per far continuare a crescere la nostra Regione’.

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