Roma, catturato il latitante Edmundo Josè Salazar Cermeno

Il venezuelano di 43 anni era ricercato dal luglio 2011. Vicino alla cosca della ‘ndrangheta Aquino – Coluccio. La Guardiadi Finanza lo hanno arrestato in un hotel della Capitale in zona Flaminia. Noto anche come “Mundo” o “Il chimico” era sfuggito all’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere per traffico di sostanze stupefacenti emessa il 6 giugno 2011 dal Tribunale Ordinario di Reggio Calabria. All’epoca, nell’ambito dell’operazione “Crimine 3”, venne scoperto un traffico di cocaina, metamfetamine e cannabis tra il Sud America, il Nord America e l’Europa; la cosca “Aquino-Coluccio”, che opera nel territorio di Marina di Gioiosa Ionica, attraverso una componente radicata a New York si riforniva di droga dal Cartello del Golfo e dalle squadre di mercenari paramilitari dette “Los Zetas”, egemoni in Messico.

Quando è stato bloccato Edmundo Josè Salazar Cermeno, titolare in Venezuela di una ditta nel settore dell’edilizia, ha sostenuto di essere a Roma per cercare di ampliare i propri affari commerciali in Italia. Secondo gli investigatori, l’arresto del venezuelano “conferma il ruolo centrale della Capitale non solo quale luogo di ricovero di latitanti” ma anche “quale piazza privilegiata, su cui reinvestire gli enormi capitali illecitamente acquisiti, soprattutto attraverso grandi operazioni di narcotraffico internazionale”.

Il latitante è nel carcere di Regina Coeli a disposizione delle Autorità Giudiziarie di Roma e di Reggio Calabria.