Reggio Emilia, sono ben 65.329 i cani microchippati in provincia

E’ il significativo dato emerso l’altro giorno nel corso della tavola rotonda “Microchip day o microchip month?” svoltosi nella sala Galloni dell’Ausl su iniziativa del Servizio Sanità pubblica veterinaria dell’Azienda Usl in collaborazione con la Provincia di Reggio Emilia. A discutere dell’importanza dell’applicazione del microchip di riconoscimento alla popolazione canina della Provincia e della registrazione all’Anagrafe canina dei Comuni – coordinati dall’assessore provinciale al Benessere animale, Roberta Rivi – c’erano, tra gli altri, il direttore del Servizio Sanità pubblica veterinaria dell’Ausl di Reggio Emilia, Antonio Cuccurese, che ha parlato del progetto regionale per la definizione di programmi di sterilizzazione  di cani e gatti mirati alle necessità del territorio; il sindaco di Bagnolo, Paola Casali, che ha portato l’esperienza del suo comune e Annalisa Lombardini del Servizio Veterinario ed Igiene degli alimenti della Regione Emilia-Romagna, che ha illustrato la Banca dati regionale dell’anagrafe canina.  Presenti alla tavola rotonda – apertasi con il saluto di Mauro Grossi, direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Reggio Emilia – rappresentanti di associazioni animaliste, Comuni e Ordine dei Medici veterinari.

“I buoni risultati ottenuti nel Reggiano sono il frutto anche dell’attenzione che la Provincia ha dedicato da tempo alla prevenzione del randagismo anche attraverso i Microchip-day che, insieme a Comuni, Ausl e Ordine dei veterinari, promuoviamo fin dal 2006 – sottolinea l’assessore provinciale al Benessere animale, Roberta Rivi – Un impegno comune che deve proseguire perché comunque ci sono ancora aree, come la montagna e le zone rurali, in cui le percentuali di iscrizione all’anagrafe canina restano basse”.

L’importanza del coordinamento assicurato dalla Provincia in questi anni è stato sottolineato anche dal direttore del Servizio Sanità pubblica veterinaria dell’Ausl, Antonio Cuccurese, per il quale “il Tavolo provinciale è stato fondamentale per consentirci di applicare le normative a seconda delle esigenze dei singoli territori comunali”. Tra i prossimi obiettivi di Provincia  e Asl, sempre in collaborazione con Comuni, associazionismo e Ordine dei veterinari, quello di coinvolgere le scuole per sensibilizzare i giovani, e le loro famiglie, verso un corretto rapporto uomo-animale.