Crac Finmavi, Vittorio Cecchi Gori condannato a 7 anni di carcere

I giudici hanno accolto le richieste dei Pm. Lo storico braccio destro dell’ex produttore cinematografico, Luigi Barone, ha avuto 5 anni e sei mesi di pena. Cecchi Gori e Barone sono stati assolti da un singolo capo d’imputazione e relativo alla distrazione di alcuni fondi. I giudici li hanno dichiarati colpevoli rispetto alla dissipazione dei beni del patrimonio sociale della società Finmavi per un crac da 600 milioni.

L’azienda è stata dichiarata fallita nell’ottobre 2006. I Pm avevano a suo tempo chiesto l’arresto di Cecchi Gori, ma il Gip respinse. Ad inizio 2013 l’ex patron della Fiorentina è stato condannato a 6 anni per il crac Safin. Finmavi avrebbe erogato negli anni finanziamenti alla Cecchi Gori Holding per 115 milioni, alla Nous per 6 milioni, alla Cecchi Gori Usa per oltre 31 milioni, alla Cecchi Gori Media Holding per quasi 7 milioni, alla Cecchi Gori Pictures per un milione e mezzo, più svariati miliardi di vecchie lire ad un’altra società.

Nei confronti di Vittorio Cecchi Gori i giudici hanno disposto la confisca dei beni e delle quote societarie già oggetto dei sequestri. Al momento della sentenza per il crac Finmavi si è fatto riferimento alle aziende Cecchi Gori Cinema e Spettacolo e Vip 97. Il collegio ha riconosciuto le spese per la parte civile, ma non ha concesso la provvisionale così come invece era stato richiesto ed ha chiarito che il risarcimento dovrà esser stabilito dal giudice civile.