All’Unione Europea serve un salto di qualità

Ad affermarlo è il Capo dello Stato in occasione della trentanovesima edizione del Forum di Cernobbio, che lancia comunque un messaggio di “fiducia e ottimismo: la Ue rimane un modello di successo che non ha perso la sua vitalità e capacità di attrazione”.

“Le gravi difficoltà dell’economia e dell’occupazione su scala europea e le ricorrenti inquietudini dei mercati hanno evidenziato la necessità di rafforzare, completandola, l’Unione fondata sull’integrazione monetaria, in modo da renderla effettivamente strumento di promozione di un convergente e stabile sviluppo economico e sociale. In sintesi, ciò ha messo in luce, con estrema chiarezza, l’urgenza di procedere – seriamente e senza tentennamenti – verso una reale unione politica”. Così il Presidente della Repubblica in un messaggio.

“Le difficoltà del presente – aggiunge Napolitano – impongono, infatti, decisioni lungimiranti. Occorre che i leader politici ritrovino il coraggio della scelta europeista, non solo – come fu all’indomani del secondo conflitto mondiale – quale risposta alla catastrofe della guerra, ma – oggi – come unica via per rispondere con successo alle sfide del domani, che mettono alla prova il ruolo dell’Europa nel nuovo contesto globale. Solo così si potrà costruire un’Europa internazionalmente più forte ed economicamente più dinamica in uno scenario di ricorrenti turbolenze politiche e di sempre più agguerrita competizione.

L’Unione Europea è chiamata oggi a questo “salto di qualità”: procedere sulla via dell’integrazione le consentirà non solo di acquisire maggiore autorevolezza politica ma anche maggiore capacità di attirare capitali, risorse tecnologiche e umane, capaci di stimolare e sostenere la ripresa, l’occupazione e l’innovazione. Perché ciò avvenga occorre che l’Europa riguadagni consenso e fiducia tra i propri cittadini, vera forza propulsiva dell’Unione: l’occasione dell’appuntamento elettorale del maggio 2014 assume una valenza cruciale, nel confronto con pericolose correnti di scetticismo e di rifiuto verso l’indispensabile ulteriore integrazione. Vorrei peraltro chiudere con un messaggio di fiducia e ottimismo. L’Unione Europea rimane un modello di successo che non ha perso la sua vitalità e capacità di attrazione. Lo dimostrano, anche, a discapito di quanti ne lamentano le intrinseche debolezze, alcuni recenti sviluppi: l’allargamento alla Croazia del 1° luglio scorso, il percorso di avvicinamento all’Unione Europea dei paesi dei balcani occidentali e l’adozione dell’euro da parte della Lettonia. Auguro a tutti i partecipanti buon lavoro per un pieno successo del forum, da cui potrà venire un contributo di grande peso e qualità alla riflessione sui più attuali temi europei e globali”.