Reggio Calabria, centrodestra a lavoro per amministrative ed europee

“La città da qualche anno é ormai diventata croce e delizia del centrodestra calabrese. Le ultime dichiarazioni di Mons. Mondello Arcivescovo Metropolita della Diocesi Reggio Calabria – Bova sono parole pesanti come un macigno che devono far riflettere  l’intera classe politica cittadina. Senza falsi infingimenti o ipocrisie certamente simili dichiarazioni risuonano come una sonora bocciatura, uno schiaffone bello e buono al tanto declamato “modello Reggio” su cui si é poggiata buona parte delle “fortune” del Governatore della Calabria” E’ quanto dichiara in una nota Roy Biasi, Coordinatore Provinciale del Pdl Reggio Calabria e fra i promotori della nuova Forza Italia in Calabria.

“Orbene -continua Biasi – pur essendo da sempre critici  – non ci piace girare il coltello nella piaga, rimane però la consapevolezza che la città di Reggio Calabria, che oggi presenta una amministrazione della cosa pubblica giunta al collasso in moltissimi dei settori più nevralgici ed importanti,  merita una attenzione tutta particolare da parte della politica tutta, destra e sinistra insieme, e se necessario anche di una buona dose di autocritica e umiltà. Dobbiamo dircelo: occorre porre riparo laddove siano stati compiuti degli errori, anche da parte del centrodestra. Per questo la città nel prossimo futuro ha bisogno di interlocutori seri e credibili, di amministratori capaci e attenti.

Per il bene di Reggio, se può servire, si deve andare oltre gli steccati dei partiti, ricercare convergenze e intese, superare odi e pregiudizi, chiamare a raccolta il mondo dell’associazionismo, dei professionisti ed il mondo imprenditoriale, di tutte le forze sane della città. E’ necessario quindi il contributo di tutti sia per tracciare un disegno nuovo per la rinascita della città che è destinata a diventare una grande realtà metropolitana, sia nel frattempo per far rifiorire l’immagine di quella Reggio bella e gentile cui tanto siamo affezionati.

Chi da imprenditore ancora investe, intraprende e crea occupazione e benessere a Reggio Calabria significa che crede in un futuro e che vede o immagina una possibile rinascita di questa terra, proprio per questo ritengo che la classe imprenditoriale non vada bistrattata ma coinvolta dalla politica per ricevere stimoli e proposte finalizzate alla crescita ed allo sviluppo. E se pure vi sono simpatie manifeste per qualche altra parte politica che c’é di male? Dal confronto nasce la sintesi.

Proprio in questa prospettiva è stato promosso un’incontro al quale, oltre al sottoscritto, hanno partecipato l’On. Nino Foti, componente della direzione nazionale Pdl, il Presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa, il Presidente del Consiglio Provinciale Antonio Eroi, gli assessori provinciali Gaetano Rao, Domenico Giannetta, Giuseppe Pirrotta e Mario Candido, i consiglieri provinciali Francesco Morabito e Demetrio Cara e infine il Responsabile Organizzazione del Coordinamento Provinciale PDL Mimmo Logoteta.

E’ stata questa l’occasione per fare il punto della situazione, dopo la breve pausa estiva, per far ripartire l’attività amministrativa con ancora maggiore incisività, grazie allo screening dei bisogni dei rispettivi ambiti territoriali, fatto dai singoli partecipanti, i quali hanno tutti concordato sulla necessità di continuare a puntare su un sempre più forte legame con i territori, che è l’unico modo per dare concretezza, efficienza ed efficacia all’azione amministrativa, viste le scarse risorse a disposizione.

Tutto ciò senza trascurare, anzi intensificando l’azione intrapresa nella Città di Reggio Calabria, che ha bisogno più che mai, di essere assistita, visto il periodo difficilissimo che sta attraversando, potendo contare solo sulla Provincia come unico riferimento istituzionale – amministrativo – politico, stante la completa assenza di altri interlocutori.

L’incontro, pur essendo di stampo politico, è proseguito addentrandosi nell’analisi amministrativa. Si perché poi ad amministrare vanno le persone scelte dalla politica e purtroppo non dalla gente e qui la politica deve elevarsi scegliendo la gente migliore nei posti di responsabilità.

Ecco perché tra le altre cose abbiamo voluto dedicare uno spazio importante della riunione anche per cominciare a ragionare sulle persone che vorremmo da oggi in poi, offrire al giudizio degli elettori e alle prossime scadenze elettorali.

Abbiamo pertanto individuato una prima rosa di nomi fra i quali scegliere il prossimo candidato a Sindaco della Città di Reggio Calabria, e lo stesso è stato fatto in prospettiva delle elezioni Europee.

Gli amici degli amici oramai fanno parte di un’altra storia, che è stata la rovina di questa terra e dalla quale vogliamo prendere le distanze, per questo ci batteremo affinché non succeda più quanto accaduto fino alle scorse elezioni.

In questo, sono certo ci aiuterà l’imminente rinascita di Forza Italia che ci consentirà di scaricare dalla Calabria tutte le zavorre che fino ad oggi le hanno impedito, nonostante le grandi potenzialità, di poter camminare al passo delle altre regioni d’Italia e d’Europa.

Ritengo che questo sia l’approccio giusto, e pertanto, non deve sorprendere che alle passerelle semideserte programmate in queste serate d’agosto in qualche comune della Regione da chi ha combinato poco o niente, io preferisca non partecipare, per evitare di poter essere, anche per un momento, accomunato a chi continua a raccontare alla nostra gente di una Calabria che esiste solo nella propria  fervida immaginazione e che invece nella realtà viene impietosamente fotografata, da fonti ufficiali, come la terz’ultima regione d’Europa, senza dilungarsi sul resto (Sanità – Trasporti – Turismo – Rifiuti – Depurazione ecc. ecc. ecc.).

Né mi curo di assessori regionali i quali in dette occasioni, con disinvoltura, parlano di una mia latitanza a dette serate, forse inconsapevolmente, cominciando a familiarizzare con un termine che presto diverrà di stretta attualità.

In questo momento così delicato, conclude Biasi, occorre programmare, guardare al futuro, con occhio diverso e con la consapevolezza che dopo aver toccato il fondo bisogna ripartire da basi diverse, con presupposti diversi e con gente diversa.

Auspico pertanto che questo nuovo viaggio possa essere intrapreso dalle tante persone di qualità che hanno voglia di impegnarsi per la propria terra ma che fino ad oggi sono state tenute ai margini perché non erano amici degli amici”.