Assostampa Catania, basta all’informazione istituzionale fai-da-te di alcuni sindaci rivoluzionari

lo porto2“Dispiace dover verificare come gran pare dei sindaci eletti nella recente tornata, dopo aver dedicato risorse economiche ed energie alla propaganda elettorale, non siano minimamente interessati a garantire la corretta informazione istituzionale ai cittadini, rispettando il dovere di informare e il diritto di essere informati”. 

Ad affermarlo è il Segretario dell’Associazione Siciliana della Stampa sezione provinciale di Catania Daniele Lo Porto, che aggiunge: “Il crocettismo dell’informazione istituzionale sembra essersi propagato velocemente anche alle falde dell’Etna, in modo trasversale, con l’abusata scusa di difficoltà economiche degli enti locali per giustificare la mancata istituzione dell’ufficio stampa o di un addetto stampa che possa garantire, con professionalità ed equilibrio, il rispetto della Legge 150/2000”.

“Tra i sindaci distratti, o troppo impegnati nell’attività di comunicazione “fai da te” (utilizzando il proprio profilo  face book  o improvvisate testate locali espressione del gruppo politico di riferimento), che si distinguono per indisponibilità nei confronti dei giornalisti “terzi”, c’è certamente il sindaco di Belpasso Carlo Caputo, un “rivoluzionario” anche lui, evidentemente”.

“Non sono bastate” – conclude Lo Porto – “due email, un fax e 40 giorni di attesa a spingerlo a dare un riscontro (che sarebbe elementare prova di buona   educazione personale, prima che istituzionale) alla richiesta di incontrarlo da parte dell’Assostampa di Catania. Richiesta che, questa volta, ribadiamo  pubblicamente”.