Petilia Policastro, scoperti 141 falsi braccianti agricoli

Dalle indagini condotte dal Nucleo Provinciale di Polizia Tributaria, portate avanti dalla Procura della Repubblica di Crotone, è emerso che un imprenditore e i falsi braccianti avevano dato vita ad una frode per circa un milione di euro ai danni dell’Inps e dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea). L’imprenditore, ritenuto il principale artefice del sistema, attraverso l’assunzione fittizia dei falsi braccianti, avrebbe creato i presupposti necessari per accedere sia ai finanziamenti pubblici che ai sussidi erogati dall’Inps, stipulando fittizi contratti di affitto e/o di comodato di fondi rustici, producendo autocertificazioni e dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà, contraffacendo la firma di ignari proprietari terrieri, alcuni dei quali deceduti prima della data di sottoscrizione dell’atto negoziale.

L’imprenditore non avrebbe esitato a produrre ed esibire documenti di identità risultati falsificati mediante l’alterazione delle date di rilascio e di scadenza. Gli accertamenti condotti dalle Fiamme Gialle hanno consentito di verificare che l’azienda agricola intestata all’imprenditore era priva della disponibilità dei terreni e assumeva solo “sulla carta” i falsi braccianti i quali, grazie al sistema truffaldino, hanno potuto beneficiare illecitamente di indennità come assegni di maternità, di disoccupazione e di malattia. Il danno arrecato all’Inps è stato quantificato in oltre 653 mila euro per i pagamenti delle varie indennità, mentre l’Agea ha subito un danno pari a 365 mila euro.

Accertato, inoltre, che l’imprenditore aveva omesso di versare all’istituto di previdenza i contributi previsti per un importo complessivo di oltre 116 mila euro.