Venezia, turismo oltre 11 milioni di presenze fino a giugno

Pubblicati sul sito dell’APT Azienda di promozione turistica della Provincia di Venezia, all’indirizzo www.turismovenezia.it,  i dati relativi a presenze ed arrivi turistici in provincia di Venezia nel periodo gennaio – giugno 2013, nei tre comparti che turisticamente caratterizzano il territorio provinciale: Balneare, Città d’arte ed Entroterra.

L’obiettivo è quello di confrontare i flussi nelle aree prettamente balneari (comuni/zone costiere) con quelli registrati nelle città d’Arte (Comune di Venezia, con l’esclusione del Lido, e i comuni della Riviera del Brenta) e dell’entroterra, cioè tutti i restanti comuni, con particolare evidenza prestata all’Altinate (Marcon-Quarto D’Altino) e al Basso Piave (Noventa di Piave-S.Donà di Piave) per rilevare le principali differenze e peculiarità.

A livello provinciale, è stata rilevata una diminuzione degli arrivi con 3.410.789 turisti (-0,89%) e delle presenze con 11.033.081 notti (-1,51%). Nello stesso periodo nel 2012 gli arrivi sono stati 3.441.438 e le presenze 11.201.974.

La permanenza media ha registrato una lieve diminuzione (giorni 3,23, -0,02).

L’assessore provinciale al Turismo Giorgia Andreuzza ha così commentato. “Contrariamente a ciò che avviene nella Città d’Arte, si registra una flessione nella destinazione Balneare delle provenienze dei turisti tedeschi (principali clienti delle strutture con 271.432 di arrivi, -5,0%, e 1.961.183 di presenze, -7,0%), seguiti dagli austriaci (-2,7% arrivi, -4,2% le presenze) e francesi (-5,1% gli arrivi, -5,9% per le presenze). Sono in aumento considerevole i turisti provenienti da Polonia (21% nelle presenze) con circa 27.000 turisti in più rispetto al semestre dell’anno precedente, Svizzera, Gran Bretagna, Russia (+30% nelle presenze) con circa 20.000 turisti in più rispetto al semestre dell’anno precedente), Ungheria e Danimarca. Gli incrementi positivi di questi ed altri paesi europei ed extra-europei sono un segnale di tenuta attrattiva delle località veneziane, che ci auguriamo sia riconfermato dalle movimentazioni dei mesi successivi.

E’ appena passato il ferragosto, momento culmine della stagione estiva, e sentendo numerosi operatori, è stato spesso registrato il tutto esaurito in molte strutture ricettive della Provincia, con una prevalenza degli stranieri sugli italiani, che hanno forse risentito di più della crisi economica. Restiamo comunque in attesa dell’analisi puntuale delle rilevazioni.

E’ ancora presto per dirlo, ma resto comunque fiduciosa che i dati che stiamo raccogliendo relativi a questi ultimi mesi estivi, risultino positivi e permettano almeno in parte di compensare il calo di presenze e di arrivi dei mesi primaverili causato – oltre che dalla crisi generale – anche dal maltempo, e di favorire l’allungamento della stagione anche attraverso le politiche promosse dalle istituzioni con gli operatori, nella speranza che questa crisi economica non incida in modo pesante su un settore fondamentale per la nostra provincia come quello del turismo”.

Di seguito, in sintesi i principali aspetti rilevati dal presidente dell’APT Enrico Miotto. “Nel corso dei primi cinque mesi del 2013 si era evidenziato un decremento degli arrivi nelle località balneari dipeso anche dalla diminuzione di turisti di nazionalità italiana, arrivi e presenze di turisti provenienti da paesi esteri presentavano tutti variazioni positive. Con il mese di giugno e l’apertura della stagione balneare, la flessione ha interessato anche i turisti stranieri. Il periodo estivo è contrassegnato, di fatto, dal turismo di massa, che probabilmente risente anche nei paesi esteri della crisi generalizzata, che nei primi mesi dell’anno non era rilevabile nelle provenienze straniere. Si riconferma invece l’attrattività della Città d’Arte e anche l’interesse in aumento per l’Entroterra veneziano. La Città d’Arte registra un aumento in termini assoluti soprattutto da parte di turisti inglesi, russi, francesi, svizzeri e tedeschi. Sono in diminuzione invece i turisti spagnoli del 30% sia in termini di arrivi che di presenze”.