Trieste, tutti matti per il cinema

Si apre mercoledì 7 agosto alle ore 21 nel Parco di San Giovanni la rassegna “Tutti matti per il cinema!”, nell’ambito del festival “Teatri a Teatro 2013 – Venga a prendere il thè da noi” organizzato dalla Provincia di Trieste. Il ciclo di proiezioni cinematografiche all’aperto, al Teatrino Franco e Franca Basaglia – Foyer Cecchelin con ingresso libero, è curato da La Cappella Underground in collaborazione con Bonawentura e Casa del Cinema di Trieste. Il programma  intende costruire un percorso di riflessione che prende spunto dalla produzione artistica per grande e piccolo schermo dedicata al tema dell’esperienza basagliana e della legge 180: nell’arco di dieci appuntamenti, registi, sceneggiatori e interpreti saranno chiamati a presentare i film e a dialogare con il pubblico, alla presenza dello psichiatra Peppe Dell’Acqua (associazione ONLUS “Conferenza Permanente per la Salute Mentale nel Mondo Franco Basaglia”). La rassegna inizia con la fiction tv di produzione Rai ”C’era una volta la città dei matti” (2010) diretta da Marco Turco, con Fabrizio Gifuni nei panni dello psichiatra veneziano Franco Basaglia: l’opera sarà proiettata in due parti, mercoledì 7 e venerdì 9 agosto, alla presenza di alcuni degli attori del cast, e proprio nella serata di venerdì il regista incontrerà il pubblico del Parco di San Giovanni, luogo che ha rappresentato il set di gran parte delle riprese. Lunedì 12 agosto la regista Erika Rossi presenta il suo documentario “Trieste racconta Basaglia” (2012), vincitore del premio Zone di Cinema al Trieste Film Festival: una ricostruzione del difficile percorso dell’equipe basagliana per trasformare l’Ospedale Psichiatrico di Trieste in luogo di cura, per restituire identità alle persone e dignità agli uomini. Nella stessa serata, in programma anche un documento d’epoca, “Se ho un leone che mi mangia il cuore” (1977) di Amedeo Fago. In calendario mercoledì 14 agosto, il documentario “CIMAP! Cento italiani matti a Pechino” (2008) di Giovanni Piperno racconta un viaggio folle: 77 malati mentali e 130 tra operatori, psichiatri, familiari e volontari, in treno da Venezia a Pechino. In cartellone venerdì 16 agosto, “La pecora nera” (2010) di Ascanio Celestini, già realizzato per il palcoscenico e pubblicato in forma di libro: un film dagli echi pasoliniani sulla rappresentazione lucida e cruda del disagio sociale, dove il manicomio diventa “un condominio di santi”. Il regista Mateo Zoni presenta lunedì 19 agosto la sua opera prima “Ulidi piccola mia” (2012) esperimento cinematografico in bilico tra realtà e finzione, nato con l’intento di raccontare il disagio psicologico e umorale dal punto di vista di chi ne soffre, liberamente ispirato al volume “Fuga dalla Follia. Viaggio attraverso la Legge Basaglia” di Maria Zirilli. Mercoledì 21 agosto è la volta della commedia “Si può fare” (2008), diretta da Giulio Manfredonia e  scritta da Fabio Bonifacci, ispirata alle storie delle cooperative sociali nate negli anni ’80 per dare lavoro ai pazienti dimessi dai manicomi in seguito alla Legge 180, e dedicata al caso della cooperativa “Noncello” di Pordenone. Si continua venerdì 23 agosto con un classico, “Matti da slegare” (1975), documentario per la regia di Marco Bellocchio, Silvano Agosti, Stefano Rulli e Sandro Petraglia, realizzato all’interno e all’esterno del manicomio di Colorno (Parma) per conto degli enti locali emiliani, in vista dell’attuazione delle legge Basaglia sull’abolizione dei reclusori per malati mentali. Il regista e sceneggiatore Stefano Rulli sarà presente lunedì 26 agosto alla proiezione del suo film “Un silenzio particolare” (2004), nato da una dolorosa esperienza autobiografica, e dai materiali sulla country-house “La città del sole” e i suoi ospiti, fondata dal cineasta assieme alla moglie Clara. Ultimo appuntamento mercoledì 28 agosto: la regista finlandese Pirkko Peltonen presenta il suo documentario “La favola del serpente” (1968), testimonianza “sessantottina” dei fermenti culturali, liberatori, in quegli anni fortemente sentiti in tutto il mondo secondo lo slogan dell’“immaginazione al potere”; seguirà il filmato “I giardini di Abele” (1969) di Sergio Zavoli, che documentava per la prima volta in Italia su Rai “Tv7”  l’apertura dei cancelli del manicomio di Gorizia, con un’intervista a Franco Basaglia. Tutte le proiezioni della rassegna sono ad ingresso gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili; in caso di maltempo, le proiezioni si terranno all’interno del Teatrino; le offerte libere raccolte nel corso delle serate saranno destinato al restauro della cupola Urania Carsica della Stazione Osservativa di Basovizza in omaggio alla professoressa Margherita Hack, cui la Provincia ha consegnato il proprio Sigillo nel settembre 2012. Teatri a Teatro 2013 “Venga a prendere il thè da noi”è realizzato con il contributo della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, l’intervento della Fondazione CRTrieste e con la collaborazione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia “Il Rossetti” in collaborazione con l’Accademia della Follia e Agens; del Teatro Stabile “La Contrada”; Slovensko Stalno Gledališče – Teatro Stabile Sloveno; la Cappella Underground in collaborazione con Bonawentura/Teatro Miela; Associazione Casa del Cinema di Trieste; associazione ONLUS “Conferenza Permanente per la Salute Mentale nel Mondo Franco Basaglia”; l’Università degli Studi di Trieste in collaborazione con IPSIA“Luigi Galvani”; Azienda per i Servizi Sanitari n.1 “Triestina”/Dipartimento di Salute Mentale; Collana editoriale 180 archivio critico della salute mentale; Fondazione Franca e Franco Basaglia; Comune di Trieste; Archivio di Stato di Trieste. INFO: www.provincia.trieste.it e anche www.parcodisangiovanni.it