Dissapori di principe capitolino

Il 2 aprile 2011, avevamo pubblicato un articolo su una pizzeria romana ubicata in via Eurialo 83 chimata “Sapori di principe”. Per un discreto periodo suddetto locale ha usufruito della nostra stima, sebbene si siano susseguite due gestioni e diversi pizzaioli. La pasta della pizza rimane discreta, meno i condimenti che sono scesi nella qualita’ e nell’abbondanza. Quello che , pero’, ci ha lasciato perplessi e’ stato il trattamento da parte del personale. Le cameriere si avvicendano ai tavoli come se non dovessero lavorare ma, concedessero un favore, con atteggiamento sufficiente e continui sbuffi, talvolta rispondendo in modo sgarbato. Ovviamente non tutte, ma proprio le storiche del locale. La pizza, anche quando ci si reca in un giorno feriale giunge, in alcuni casi, con estrema lentezza. Sappiamo che il tempi del detto “il cliente ha sempre ragione” siano lontani da noi, sia come mentalita’ che per questioni di razionalita’ ma, trattare gli avventori, anche storici, in modo assolutamente inadeguato e discutibile e’ vergognoso. Il cliente quando esce dal ristorante deve provare il desiderio di volerci tornare ancora, altrimenti chi lavora dovrebbe porsi qualche domanda. Poi ci si chiede come mai il Bel Paese non riesca a raggiungere talvolta gli obiettivi minimi di ospitalita’. Questo e’ un esempio.