Solidarietà e buona cucina dei Cutresi in terra emiliana

Tutto all’insegna della Calabresità ed in particolare dell’immagine di Cutro. È avvenuto, nei giorni scorsi, nel corso di una due giorni tra musica e buona cucina calabrese e non solo, a Sala Baganza. nella provincia di Parma. Qui è davvero  notevole la presenza di Cutresi ormai stanziatisi, da decenni nel territorio emiliano che, come ha dichiarato il Dirigente Scolastico Michele Salerno che qui  presta il suo zelante servizio, “ si caratterizza per la laboriosità e il livello di civiltà dei cittadini, per il senso dell’integrazione e la pratica diffusa del volontariato: elementi di indiscutibile valore che costituiscono il cardine che permea il  tessuto sociale del comprensorio, concorrendo a dare sostanza alla qualità della vita secondo un modello che può essere da esempio ad altre realtà”. Ed ancora Salerno ha voluto sottolineare che “in questo contesto i miei concittadini, attraverso il lavoro, hanno saputo collocarsi e trovare la loro dimensione sociale e umana. Il loro insediamento, che si è protratto nell’arco degli anni settanta e ottanta, è stato indubbiamente denso di difficoltà, ma la perspicacia che li ha sorretti, supportata da una forte capacità di adattamento e intraprendenza, ha consentito ai tanti di trarre nuova linfa nel reimpostare, lontani dal paese di origine, il loro modello di vita.” Insomma per il Dirigente cutrese “l’impatto con nuove esperienze, il rapporto e il confronto con una cultura per molti tratti diversa dalla propria, ha comportato un arricchimento generale in termini di vedute personali, ingenerando anche quella spinta motivazionale che ha determinato l’approccio con il  mondo della solidarietà”.

Attorno a questo tema si sono svolte due serate di festa, realizzate dalla “Associazione Calabria & Friends”. Sostenere, col ricavato, alcune difficili situazioni territoriali, con una particolare attenzione al reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Maggiore di Parma e ad una vicenda umana segnata da un delicato intervento di trapianto d’organo. È ormai diventata una piacevole consuetudine, un evento culturale, con una partecipazione corale e spontanea, che vede impegnate oltre un centinaio di persone nell’organizzare e assicurare l’accoglienza di migliaia di partecipanti, che confluiscono anche dalle limitrofe terre di Reggio Emilia, Mantova e Cremona.

Il tutto grazie alla collaborazione offerta dal Comune di Sala Baganza e dai tantissimi giovani cutresi, le nuove generazioni ormai emiliane a pieno titolo.

Durante le due serate sono stati serviti migliaia di pasti, con una varietà gastronomica che hanno fatto affiorare sapori e sensazioni legati alla nostra terra, accompagnati magnificamente dal vino “Iembo”, di pura origine cutrese. Insomma tutto si è svolto con molta compostezza, all’insegna di una  motivazione forte e disinteressata. Due serate pregne di forte senso dell’ospitalità che ci si porta dietro, un valore aggiunto che non è passato inosservato ai tanti parmigiani presenti, che nel cogliere i sapori e il calore del profondo sud, hanno manifestato il loro apprezzamento per questo significativo appuntamento, al quale immancabilmente danno il loro contributo. È indubbiamente, come ha commentato Miche Salerno, “il segno distintivo di una comunità che, nel protendersi verso chi ha necessità di essere aiutato, riesce a imprimere un forte battito al cuore della Calabria. Dopo avere apprezzato la buona cucina, i fuochi d’artificio, la musica degli “Hantura”e dell’”Energy Band”, tutti si sono ritirati con una sensazione molto appagante: avere assistito al fenomeno dell’ ”onda calabra” che continua ad aiutare i bambini malati.