Bari, concussione arrestati gli avvocati Maria Pia Baldassarre e Giovanni Pio Castellaneta

Sono finiti in manette con l’accusa di concussione, in concorso con un funzionario della comunità montana “Murgia barese sud-est” indagato a piede libero. Baldassarre è stata condotta in carcere, Castellaneta, collaboratore di studio della professionista, è invece ai domiciliari. I due arresti sono stati eseguiti in quasi flagranza di reato dai Finanzieri.

La vicenda riguarda il pagamento di una presunta tangente di 50 mila euro per far tornare al lavoro un dipendente che aveva in corso una causa di lavoro per mobbing con l’ente ed era assistito da Baldassarre. Dopo aver saputo della richiesta di danaro, il lavoratore ha denunciato i fatti alla Polizia Giudiziaria e ha fatto fotocopiare ai militari le banconote della tangente che ha versato. Parte del danaro è stata trovata nella disponibilità di Baldassarre nel corso delle perquisizioni. L’inchiesta che ha portato all’arresto dei due avvocati, è partita all’inizio di maggio. Un dipendente della comunità montana “Murgia barese Sud-Est’’ ha denunciato alla Guardia di Finanza di aver ricevuto la richiesta di una tangente da 50 mila euro per risolvere una controversia di lavoro con l’ente.

L’uomo, assistito dall’avvocato Baldassarre, ha dichiarato ai militari di aver consegnato il denaro al suo legale affinché, a sua volta, lei lo consegnasse al collega Castellaneta, difensore della comunità montana. La richiesta della presunta tangente sarebbe partita, stando al racconto dell’uomo, da un funzionario rappresentante dell’organo liquidatore dell’ente, indagato a piede libero in questa vicenda. Una vera e propria mazzetta in cambio di una transazione da parte della comunità montana in favore del dipendente per chiudere il contenzioso. Di quei 50 mila euro, l’avvocato Baldassarre ne avrebbe trattenuti 8 mila, equivalenti alla sua parcella. Soldi che i finanzieri hanno sequestrato all’interno dello studio professionale della legale. Gli altri 42 mila euro sono stati sequestrati nell’auto dell’avvocato Castellaneta. Sulla base della denuncia, di intercettazioni ambientali e del denaro rinvenuto, i due professionisti sono stati arrestati in flagranza di reato con l’accusa di concorso in concussione.