Comunali, Pd e Pdl si contendono le città, scompare Grillo

I grillini si sono sciolti come neve al sole. Spazzati via dall’astensionismo che ha sostituito il voto di protesta. L’inconsistenza dei 5 Stelle ha fatto esaurire il fenomeno nello spazio di due tre mesi appena. Tornano i partiti. Il centrosinistra è in vantaggio in tutti e sedici comuni capoluogo interessati dal voto. A Roma e in tutte le principali città al voto i ballottaggi sono tutti, o quasi, fra Pd e PdL con l’eccezione di Treviso e Lodi dove il candidato del Carroccio dovrà vedersela con quello del centrosinistra.

Occhi puntati sulla Capitale dove si torna al voto fra due settimane. Silvio Berlusconi, che ci ha messo la faccia per dare la volata al sindaco Alemanno, non è certo soddisfatto dei risultati. Beppe Grillo prova a giustificarsi. “Il calo per noi era previsto. Un italiano su due non è andato a votare. Questa è la crisi, sempre più profonda, della partitocrazia, e non il nostro “crollo”. Lo sconfitto è il sistema dei partiti”. A Roma Marcello De Vito ottiene il 12,6% ed è il miglior dato nazionale, in media nelle altre città non ha superato il 10%.

A Roma il 9 e 10 giugno i cittadini saranno chiamati a scegliere tra Ignazio Marino, che al primo turno ha ottenuto il 42,8% e Gianni Alemanno, fermo al 30,2%. Sempre nel Lazio a Viterbo è ballottaggio tra Leonardo Michelini del Pd (35,5%) e il sindaco uscente del PdL Giulio Marini (27,09%). A Brescia, testa a testa fra Emilio Del Bono (centrosinistra) e Adriano Paroli, centrodestra, rispettivamente al 38,2% e al 37,9%. A Vicenza netta affermazione del centrosinistra: Achille Variati, con il 53,6%, vince al primo turno contro la leghista Manuela Dal Lago (27,2%). Vittoria del Pd anche a Imola, dove Daniele Manca con il 53,59% diventa sindaco battendo il candidato grillino Claudio Frati, fermo al 18,9%. A Siena, nonostante lo scandalo del Mps, si afferma il candidato sindaco del Pd Bruno Valentini che con il 41,3% va al ballottaggio con quello del centrodestra Eugenio Neri (22,7%). A Massa Alessandro Volpi (Pd) è sindaco con il 54,03% contro il 17,42% di Gabriella Gabrielli, sostenuta da Udc e Scelta Civica. Anche a Pisa è certa la vittoria del candidato del Pd Marco Filippeschi con il 52,9% contro il 12,9% dello sfidante del PdL Franco Mugnai. A Treviso Giovanni Manildo (Pd) è in vantaggio con il 45,1% sul candidato della Lega Giancarlo Gentilini (33%). Situazione simile a Lodi dove Simone Uggetti del Pd è in vantaggio con il 44,5% contro la leghista Giuliana Cominetti, ferma al 34,3%. A Sondrio  viene riconfermato il sindaco uscente di centrosinistra Alcide Molteni, che trionfa con il 53,5% sull’avversario del PdL. A Imperia il democratico Carlo Capacci con il 46,73% ha la meglio su pidiellino Erminio Annoni (28,81). Nella città ligure crollo del M5S passato dal 33,6% delle politiche ad appena l’8,8% delle amministrative. A Isernia vince con il 50,5% Luigi Brasiello, candidato per una lista civica sostenuta da centrosinistra, Udc. A Barletta, l’ex portavoce del presidente Napolitano Pasquale Cascella, candidato con il Pd, si ferma al 42,5%. Il concorrente di centrodestra Giovanni Alfarano rimane al 22,9%. Stessa situazione anche ad Avellino, dove Paolo Foti del Pd è avanti con il 25,47% delle preferenze sullo sfidante centrista Costantino Preziosi (Udc) al 22,18%. Ad Ancona è ballottaggio fra Valeria Mancinelli del Pd (37,3%) e Italo D’Angelo del Pdl (20,57%). A Sulmona l’incognita del candidato morto durante la campagna elettorale che non è stato possibile sostituire sulle schede. Il defunto Fulvio Di Benedetto sostenuto da cinque liste (Psi e 4 civiche) è arrivato secondo con il 22,17% dei voti e quindi dovrebbe partecipare al ballottaggio contro Giuseppe “Peppino” Ranalli del Pd primo con il 32,5% dei voti. Solo terzo il candidato del centrodestra Luigi La Civita. Potrebbe esserci però un ricorso alla Consulta.