Elezioni amministrative, 7 milioni di italiani chiamati alle urne

Si vota per il rinnovo di 564 consigli comunali e del consiglio regionale della Valle d’Aosta. Occhi puntati su Roma, dove la sfida è a quattro tra il sindaco uscente Gianni Alemanno, Ignazio Marino per il centrosinistra, Marcello De Vito per i 5 Stelle e Alfio Marchini.

A Barletta il centrosinistra ha schierato Pasquale Cascella, ex portavoce di Giorgio Napolitano al Quirinale. A Treviso è di nuovo in corsa il sindaco “sceriffo” Giancarlo Gentilini, 84 anni, alla guida della città dal 1994 al 2003. Sfiderà il candidato di centrosinistra Giovanni Manildo e l’industriale del caffé Massimo Zanetti.

A Siena la vicenda dei Monte dei Paschi potrebbe avere un deciso impatto sul risultato in un Comune storicamente governato dal centrosinistra. Anche se i leader di partito hanno insistito negli ultimi giorni sulla valenza solo locale del voto, quello di domani e lunedì sarà un test politico importante per le forze politiche.

Nei 563 Comuni delle Regioni a statuto ordinario e in Sardegna si voterà domani, dalle ore 8 alle ore 22, e lunedì, dalle ore 7 alle ore 15. In caso nessun candidato non ottenga il 50% dei voti più uno, i cittadini saranno richiamati alle urne il 9 e 10 giugno per il ballottaggio. In Valle d’Aosta e nel Comune di Pergine Valsugana (Tn) si vota solo domani con eventuale ballottaggio il 9 giugno.

Al voto sono chiamati tra gli altri i cittadini di 2 capoluoghi di regione, oltre a Roma anche Ancona, e 14 capoluoghi di provincia: Avellino, Barletta, Brescia, Iglesias, Imperia, Isernia, Lodi,Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Treviso, Vicenza e Viterbo.

Per la prima volta nei comuni con popolazione superiore ai 5 mila abitanti si potrà esprimere una doppia preferenza di genere. Si potrà mettere la croce sia sul nome di un candidato sia su quello di una candidata.