Milano, riconoscere reale autonomia agli enti locali

“Non c’è più tempo: passare dalle parole ai fatti. Questa è la richiesta che viene dai cittadini, dal territorio, dalle realtà sociali. Finalmente, piaccia o non piaccia, abbiamo un Governo e dobbiamo essere uniti nel fare delle richieste precise e inderogabili a chi ha in mano il futuro del Paese. Da Milano e dalla Lombardia deve ripartire il rilancio anche delle imprese. 

Ma perché ciò avvenga è necessario raggiungere quantomeno due obiettivi. 1) Agli enti locali deve essere riconosciuta una reale autonomia. Le imposte locali non devono essere tolte al territorio, ciò non per avere più soldi, ma per poter investire per i cittadini e per le imprese. Gli investimenti non sono delle spese ma una ricchezza, il 60% degli investimenti in conto capitale, infatti, arriva proprio dai Comuni, con la possibilità di rilancio dell’economia e nuovi posti di lavoro per giovani e meno giovani. Solo se i Comuni e gli enti locali potranno gestire la risorse municipali sarà possibile creare sviluppo e restituire equità sociale. Non solo, le risorse possono essere rimodulate in base alle reali necessità, con esenzioni per i soggetti più in difficoltà e con diverse gradualità per evitare che sia colpito chi già si trova in una situazione di difficoltà economica e sociale. 2) Dobbiamo infine insistere, ed ottenere, la deroga al Patto di Stabilità per tutti gli investimenti locali(ristrutturazione di scuole e ospedali; manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade; decoro urbano ecc.) e per gli investimenti per Expo 2015, non solo un evento di Milano e della Lombardia, ma che coinvolge tutta l’Italia e che sarà volano di rilancio economico, sociale e culturale (200.000 nuove assunzioni, 20 milioni di turisti e possibilità di investimenti italiani e stranieri, con nuove opportunità per tutti)”.

Lo ha detto il Sindaco di Milano intervenendo al Roadshow di Confcommercio Lombardia ‘Im-presa diretta sul territorio’, che si è svolto questa mattina in corso Venezia 47 alla presenza del Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli.