Catturato a Medellin il narcotrafficante calabrese Santo Giuseppe Scipione

L’ottantenne gestiva gli interessi della ‘ndrangheta nel traffico di droga. Soprannominato “Papi”, Scipione ha già subito una condanna nell’ambito dell’operazione “Decollo”, con la quale si è fatta luce su chili e chili di cocaina che viaggiavano nascosti all’interno di containers, che trasportavano carichi di marmo, plastica, cuoio e scatole di tonno, al centro di un vorticoso giro di import-export tra Sud America ed Europa che, per anni, ha rimpinguato le casse della ‘ndrangheta, anche grazie a pericolosissimi contatti con il terrorismo internazionale.

Latitante dal 2006, originario di una zona compresa tra Sant’Agata del Bianco e San Luca, sul versante jonico reggino, Scipione è stato catturato dai carabinieri del Ros e dalla policia nacional Grupo SIU di Bogotà, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal pm Gratteri. L’arresto, secondo quanto reso noto dai carabinieri, è avvenuto “nell’ambito di una stretta cooperazione giudiziaria instaurata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria con le autorità colombiane, e grazie al costante supporto assicurato dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia e dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga”.