Cividale del Friuli, intitolata a Guglielmo Pelizzo nuova area circolazione

La giunta municipale di Cividale del Friuli (Ud) ha approvato l’intitolazione al senatore Guglielmo Pelizzo della nuova area di circolazione localizzata nel comparto del piano regolatore particolareggiato comunale di iniziativa privata area “ex cementificio” che inizia su via Bottego.

Cividale del Friuli - Guglielmo Pelizzo

“Una scelta di alto profilo – commenta il sindaco, Stefano Balloch – per affermare l’importanza di salvaguardare quel bene comune che l’avvocato e senatore Guglielmo Pelizzo perseguiva costantemente con le sue mansioni e condotte, consapevole della propria responsabilità. Un senso civico che ciascuno di noi, oggi più che mai, dovrebbe far proprio. L’amministrazione comunale di Cividale del Friuli promuove questa intitolazione quale omaggio al valore reale di una persona che ha risposto, attraverso la sua dedizione, alla difficile e delicata responsabilità cui fu chiamato sia per l’Italia che per la sua città, Cividale”.

Cividale del Friuli - palazzo Municipio

Guglielmo Pelizzo

L’avvocato Guglielmo Pelizzo, nato a Faedis (Udine) il 25 aprile 1904, deceduto a Cividale del Friuli il 6 ottobre 1974, fu senatore della Repubblica Italiana dal 1953 (II Legislatura), sino alla morte, venendo rieletto consecutivamente fino alla VI Legislatura (1972), ricoprendo il ruolo di sottosegretario alla Difesa nella III, IV, e V Legislatura. È stato anche sindaco di Cividale del Friuli, ininterrottamente, dal 1951 e fino alla sua morte. Uomo simbolo del mondo cattolico in politica, avvocato, uomo di governo e amministratore, attento all’economia ma anche alla cultura, Guglielmo Pelizzo fu, per 11 anni, dal 1963, presidente della Filologica Friulana. Gli viene riconosciuto unanimemente il ruolo di promotore della costituzione delle Frecce Tricolori con sede a Rivolto (Codroipo) e di antesignano dell’apertura alla Slovenia. Fu lui a ripristinare, il 3 novembre, l’omaggio all’Ossario di Caporetto (Slo). Vicino alla gente comune e ai più bisognosi, è ricordato con stima e affetto da tutti i cividalesi.

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