Yara Gambirasio, la 70enne di San Lorenzo di Rovetta non è la madre del killer

Esito negativo. La signora, sposata e con tre figli, non è la mamma dell’assassino. Gli inquirenti hanno per le mani altri nominativi  e, come da due anni a questa parte, non si faranno scoraggiare dalla battuta d’arresto.

Ricevuto il campione, i Carabinieri esperti di genetica si erano sono messi subito al lavoro. Hanno confrontato il profilo genetico della donna con la parte mitocondriale, la linea materna, del Dna del presunto assassino isolato da piccole macchie di sangue trovate sugli slip e sui leggings della vittima. Ma non è stato rilevato nessun legame di parentela.

A condurre gli inquirenti alla donna era stata la testimonianza di un pensionato di Parre. Aveva lavorato con Giuseppe Guerinoni, l’autista di Gorno morto nel 1999 che per gli inquirenti è il padre del presunto killer, un figlio illegittimo. “Mi aveva confidato di aver messo nei guai una ragazza di San Lorenzo, sarà stato il 1962 o il 1963”.

L’anziana sottoposta al test ha giurato di non aver mai conosciuto quell’autista e che quando era giovane non aveva mai preso i pullman che andavano su e giù per la valle. Ora si guarda avanti. La ricerca della madre dell’omicida prosegue e la zona attorno a Rovetta rimane quella battuta.