Cosenza, esenzione ticket sanitario disorganizzazione e confusione

“Per migliaia di cittadini calabresi e cosentini in questi giorni è diventato un vero e proprio calvario richiedere ed ottenere il certificato di esenzione del ticket”. Lo denuncia, in una nota, il Consigliere regionale del Pd, on. Carlo Guccione.

“In tutti distretti sanitari della provincia di Cosenza –prosegue Guccione- si sono formate, infatti, file interminabili che durano da giorni. Per effetto della nuova legge entrata in vigore dal 1° aprile scorso, tutti i cittadini che richiedono l’attestato di astensione di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie, sono costretti a recarsi presso gli uffici delle aziende sanitarie locali per vedersi rilasciare i nuovi attestati. Ma qui, per effetto dell’estrema fragilità e della grande disorganizzazione del sistema sanitario calabrese che penalizza soprattutto le fasce più deboli e più bisognose della nostra popolazione, regna la più completa confusione. Il personale non basta. Gli sportelli sono pochi ed insufficienti. Migliaia di persone, di cui moltissimi sono anziani, portatori di handicap e malati cronici, sono costretti a sopportare file lunghissime ed interminabili che durano addirittura anche alcuni giorni, senza riuscire, a volte, neanche ad ottenere il rilascio del certificato di esenzione ticket. In alcuni casi, come riferiscono le cronache, qualcuno si è sentito male ed è dovuto ricorrere alle cure mediche”.

“Di fronte a questo gravissimo ed intollerabile stato di cose –conclude il Consigliere regionale del Pd- si rende quantomeno necessario ed immediato il differimento del termine per la presentazione delle richieste, almeno per quelle categorie di cittadini, come gli anziani e i portatori di handicap, il cui reddito difficilmente ha subito modifiche nel giro di un anno ed un intervento urgente di potenziamento da parte dell’Asp di Cosenza e per l’intera provincia al fine di garantire un servizio rapido ed efficiente a tutti quei cittadini che, per vedersi riconosciuto un sacrosanto diritto, sono costretti a sopportare sacrifici enormi e lunghe ed estenuanti attese”.