Gruppo Poste Italiane, nel Bilancio 2012 utile netto a 1.032 milioni

sarmi rm eurIl Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane presieduto da Giovanni Ialongo ha approvato il Bilancio Consolidato 2012 e il progetto di Bilancio della Capogruppo 2012.

 Anche nel 2012 il Gruppo guidato da Massimo Sarmi (nella foto), ha ottenuto risultati di grande significato nel complesso scenario di incertezza economica e di contrazione strutturale del mercato dei servizi postali, confermando la serie di utili che il Gruppo consegue ininterrottamente oramai dal 2002.

 L’esercizio chiude con un Utile netto di 1.032 milioni di euro e con una redditività che colloca Poste Italiane al primo posto al mondo tra i principali operatori postali internazionali. Il Gruppo ha visto aumentare la propria quota di mercato nei servizi assicurativi ed ha consolidato i risultati nei servizi finanziari, dove fa segnare un sensibile incremento del valore del business. I dati di bilancio hanno ribadito inoltre la leadership assoluta nel settore degli strumenti di pagamento grazie al successo della carta prepagata Postepay e dell’immediato favore ottenuto sul mercato dai nuovi servizi studiati per l’e-Commerce.

 Il prestigio internazionale acquisito da Poste Italiane e la sua assidua capacità innovativa l’hanno resa l’azienda italiana “più ammirata nel mondo”, come stabilito dalla annuale classifica “World’s Most Admired Companies”, stilata dalla rivista americana Fortune. Poste Italiane conferma inoltre il quarto posto di categoria della classifica mondiale delle aziende più apprezzate nel settore logistico-postale.

 I ricavi totali, inclusivi dei premi assicurativi, si attestano a  24 miliardi di euro in crescita rispetto ai risultati 2011 (22 miliardi nel 2011) per effetto delle positive performance dei comparti assicurativo e finanziario.

 Il Risultato Operativo conseguito è stato di 1.382 milioni di euro, inferiore rispetto all’esercizio precedente (1.641 milioni nel 2011). La crescita complessiva dei ricavi e il diverso mix degli stessi a favore del comparto assicurativo e finanziario, non sono infatti tali da compensare gli effetti della flessione che la riduzione dei ricavi postali produce sul risultato operativo. Continuano inoltre a pesare anche su questo esercizio i significativi oneri che Poste Italiane sostiene in qualità di fornitore del Servizio Universale e che, come di consueto, sono compensati dallo Stato solo in parte.

Sul risultato complessivo dell’esercizio ha avuto un positivo effetto l’iscrizione del provento non ricorrente (278 milioni di euro) derivante dalle modifiche normative che hanno consentito alle aziende di chiedere la deduzione dall’IRES, dell’IRAP pagata sul costo del lavoro nei passati esercizi.

 Al complessivo risultato dell’esercizio di 1.032 milioni ha contribuito il Patrimonio destinato BancoPosta per 343 milioni di euro. I ricavi dei Servizi Postali e Commerciali si attestano a 4.657 milioni di euro, con una diminuzione percentuale del 9,8% sul 2011, quale effetto della contrazione strutturale e progressiva dei volumi della comunicazione tradizionale, sostituita dall’uso sempre più intenso e diffuso delle comunicazioni via internet, e della razionalizzazione delle spedizioni da parte dei grandi clienti, il tutto in un contesto sempre più competitivo, anche a seguito dalla piena liberalizzazione del mercato postale

 I ricavi dei Servizi Finanziari mostrano un incremento del 5,5% (+279 milioni di euro) grazie agli importanti risultati che derivano dalla raccolta dalla clientela privata effettuata, sia sui conti correnti, sia sui prodotti del risparmio postale, che continua a premiare la sicurezza, la redditività e la semplicità dei prodotti di Poste Italiane. Le carte prepagate Postepay salgono a quasi 10 milioni e confermano la leadership di Poste Italiane nel settore delle carte di pagamento.

 Anche dai Servizi Assicurativi di Poste Vita sono arrivati segnali positivi in controtendenza rispetto a un mercato in contrazione (-9% rispetto al 2011 per l’intero settore assicurativo “Vita” e una raccolta tornata ai valori analoghi al 2006). La Compagnia ha conseguito eccellenti risultati con 10,5 miliardi di euro di premi emessi (+10,5% sul 2011) rafforzando ulteriormente la propria quota di mercato che è passata dal 15,3% al 18,6% in termini di nuova produzione.

 Anche Poste Assicura, la Compagnia assicurativa Danni operativa dall’aprile 2010, ha conseguito buoni risultati con 250 mila nuovi contratti stipulati nell’anno e una raccolta complessiva di 48 milioni di euro.

 PosteMobile, l’operatore virtuale di telefonia mobile di Poste Italiane (la prima azienda del settore postale al mondo a entrare nella telefonia mobile), ha rafforzato negli anni la propria posizione sul mercato ed ha lanciato servizi integrati innovativi che hanno favorito l’ampliamento costante della base clienti e l’incremento dei volumi di traffico e dei servizi distintivi a valore aggiunto. Il ruolo di PosteMobile come leader del mercato dei servizi di pagamento fruibili in tecnologia mobile si è infatti ulteriormente consolidato, sia nel settore del Remote Financial Services, sia in quello del Proximity Payment Near Field Communication (NFC) raggiungendo 23,4 milioni di transazioni (18,7 milioni nel 2011).  Nel 2012 Poste Mobile ha conseguito un risultato operativo positivo per 28 milioni di euro (26 milioni di euro nel 2011) e un utile netto di 18 milioni di euro (+9% sul 2011).

 Significativi anche i volumi degli investimenti; in un contesto recessivo, in cui la debolezza della domanda interna si riflette sulla contrazione degli investimenti effettuati dalle imprese, Poste Italiane ha continuato ad investire le proprie risorse in immobilizzazioni materiali e immateriali con 477 milioni di euro (415 nel 2011) a livello di Gruppo, di cui l’84% realizzati della Capogruppo Poste Italiane SpA e ripartiti tra interventi sull’infrastruttura tecnologica (232 milioni di euro), finalizzati a promuovere l’innovazione e lo sviluppo del business a valenza tecnologica, aggregando competenze altamente specialistiche attraverso accordi di collaborazione con università, enti di ricerca e istituzioni accademiche. Gli investimenti si sono poi orientati verso attività di ammodernamento e ristrutturazione immobiliare (105 milioni di euro) e a interventi di sviluppo e ulteriore aumento dell’efficienza della rete logistica postale (64 milioni di euro).