Milano, il Cavaliere costretto a subire una visita fiscale

Ecco la giustizia italiana. Il collegio dei giudici della seconda corte d’appello di Milano, presieduto da Anna Galli, dopo circa tre quarti d’ora di camera di consiglio ha disposto che i medici Pasquale Troiano e Carlo Loi facciano “con la massima urgenza” accertamenti per verificare lo stato di salute di Silvio Berlusconi. La visita fiscale è stata disposta per verificare se “il quadro clinico risulta incompatibile con la presenza dell’imputato in udienza”. Diversa era stata la decisione per il processo Ruby, dove è stata accolta la richiesta dei difensori dell’ex Premier di rinviare l’udienza senza disporre la visita fiscale chiesta dal pm Boccassini.

Venerdì sera è arrivato da Parigi, dove si trovava per un congresso, anche il direttore della Clinica oculistica dell’ospedale di via Olgettina, Francesco Bandello, che lo ha visitato già due volte, venerdì sera e sabato mattina.

Indignato l’avvocato Niccolò Ghedini. “Un provvedimento al di fuori di ogni logica”. Per la difesa non sussiste “nessuna preoccupazione, vadano a fare qualsiasi accertamento. Abbiamo una certificazione medica che attesta l’assoluta necessità del suo ricovero. Non riusciamo a capire tutta questa fretta, anzi la capiamo benissimo, forse si vuole arrivare in tempi brevissimi a una sentenza. Anche se i medici dicono che Berlusconi si deve presentare qui in barella e con gli occhiali neri”, ha aggiunto Ghedini, una sospensione dell’udienza “non incide sulla prescrizione”, dato che il legittimo impedimento blocca la prescrizione. Il processo di secondo grado per il caso Mediaset si prescrive nel luglio del 2014.