Palermo, arrestata cinese per sfruttamento e induzione alla prostituzione

Le indagini hanno preso avvio da una chiamata al 113 che segnalava un’attività di prostituzione in un appartamento al civico 7 in via Siracusa, dove ufficialmente c’era un centro massaggi per i quali si pagava da 20 a 30 euro. Ma i clienti potevano scegliere di avere prestazioni sessuali e in questo caso la tariffa aumentava fino a 80 euro. I poliziotti nel corso di controlli avevano fermato un uomo appena uscito dall’abitazione, che aveva ammesso di avere avuto una prestazione sessuale e di avere pagato 50 euro. Gli agenti si sono finti clienti e hanno potuto constatare quanto succedeva. Alla donna arrestata, che gestiva l’attività, sono stati sequestrati anche 500 euro. Nell’abitazione c’erano due ragazze cinesi sorprese mentre avevano rapporti sessuali con altri clienti. Gli agenti hanno recuperato il blocchetto delle ricevute fiscali, regolarmente rilasciate dalla maitresse ai clienti, nonchè timbri, volantini e altro materiale cartaceo utilizzato per illustrare i servizi offerti dal centro e corredato dalle tariffe. Trovato anche un elenco di clienti. Le due ragazze hanno raccontato ai poliziotti di essere state avviate alla prostituzione dalla zia. Prima di essere cooptate nel centro massaggi si trovavano a Prato, dove lavoravano in una fabbrica. L’abitazione è stata sequestrata. Nei giorni scorsi in via Lincoln era stata scoperta un’altra casa di appuntamenti gestita da orientali.