Plauso espresso da Presidente Provincia Udine attività Gdf
“Siamo veramente grati alla Guardia di Finanza per l’impegno profuso ed i risultati conseguiti nella lotta alla contraffazione in Friuli Venezia Giulia. Il Corpo è impegnato nell’azione di contrasto all’ ‘industria del falso’, con lo scopo principale di tutelare l’economia legale del Paese e proteggere i consumatori dalle insidie del mercato del falso”, questo il plauso espresso dal Presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, sull’attività del 2012 che ha portato a quasi 1 milione di pezzi sequestrati. “Colpire le organizzazioni che gestiscono le grandi filiere della contraffazione, ritirando dal mercato i prodotti falsificati e pericolosi, tassando gli ingenti proventi illeciti che derivano da questi traffici e sequestrando i patrimoni illegali che costituiscono il frutto o il reimpiego di queste attività criminali, deve essere l’obiettivo comune – aggiunge – anche per contribuire al rilancio economico del nostro territorio”. Fontanini rileva come gli interessi della criminalità organizzata nella produzione e commercio di prodotti con marchi contraffatti “rappresentano un fenomeno in continua crescita ed una seria minaccia per le economie nazionali. I danni per le aziende sono molteplici poiché esse subiscono non solo una diminuzione di fatturato e la perdita di quote di mercato (mancate vendite dirette), ma anche danni morali quale conseguenza delle ripercussioni negative in termini d’immagine presso i clienti (mancate vendite future) ed un inquinamento dei mercati, con conseguenti perdite di posti di lavoro e di prelievi fiscali”. “La contraffazione – denuncia il Presidente – è ormai divenuta “un’industria globale gestita da organizzazioni criminali che, in alcuni casi, hanno trovato una sponda indiretta in quelle aziende che, delocalizzando la produzione in Paesi lontani, hanno perso la possibilità di tracciare la filiera produttiva con la conseguenza che i prodotti contraffatti possono essere importati in Italia assieme a quelli originali”. La contraffazione causa, inoltre, la perdita di posti di lavoro nei distretti produttivi nazionali. Secondo Fontanini si deve agire anche sulla sensibilizzazione dei consumatori, spesso non del tutto consapevoli dei danni che il fenomeno causa all’economia del Paese, nonché dei vantaggi che esso procura alla criminalità organizzata, per non parlare dei rischi per la salute derivanti dall’acquisto di prodotti dannosi. Per questo “è necessario – conclude – un comune impegno della politica, delle forze dell’ordine, delle aziende e dei consumatori per combattere e contrastare con forza la contraffazione”.