Agrigento, accordo di cartello sugli appalti pubblici 3 arresti

In carcere è finit l’imprenditore Nicolò Costanza, legale rappresentante e amministratore unico della Gng srl. I due provvedimenti restrittivi agli arresti domiciliari a Michelangelo Palumbo, che avrebbe “collaborato” con l’imprenditore, e al direttore dei lavori, Giacomo Sorce. Al centro dell’inchiesta c’é la presunta turbativa della gara aggiudicata nel 2008 dal Comune di Favara per lavori di consolidamento e riqualificazione degli orti urbani nell’ambito del contratto di quartiere II Ortus.

Secondo la Procura di Agrigento, le ditte partecipanti avrebbero presentato lo stesso ribasso, così l’appalto è stato sorteggiato tra tutte le imprese, ma, è la tesi dell’accusa, in realtà i lavori sarebbero stati eseguiti anche dalla Gng che ufficialmente era tra quelle escluse, con la “simulazione di un nodo a freddo e di un contratto di collaborazione fra l’Ati e Costanza in modo da dissimulare la effettiva gestione dell’appalto da parte della Gng”.

Accertamenti sono stati eseguiti dalla Procura di Agrigento anche sul Project financing per la “progettazione, costruzione e gestione di impianti di dissalazione di acque marine per uso potabile, uno nell’isola di Lampedusa ed uno nell’isola di Linosa” e su sub appalti che sarebbero stati concessi per lavori di manutenzione a alloggi dell’Iacp di Agrigento e di riqualificazione urbana in piazza San Giovanni a Bivona.

Tra i destinatari dell’avviso di conclusione indagine ci sono imprenditori, dipendenti di imprese che avrebbero dichiarato il falso sulla loro assunzione, durante controlli della Guardia di Finanza, e pubblici ufficiali preposti al pubblico incanto.

Nell’ambito della stessa inchiesta, la Procura, con un provvedimento firmato dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Giacomo Forte, ha emesso avviso di conclusione indagini per complessivi 34 indagati.

I Finanzieri hanno anche eseguito anche il sequestro preventivo di quote di una società.