Il Presidente della Repubblica, in visita al carcere di San Vittore, dopo aver premesso di non voler assolutamente “interferire” sulle strade da scegliere in materia di legislazione penale e di politica penitenziaria, ha però ricordato che “il sovraffollamento, le condizioni di vita degradanti, i numerosi episodi di violenza e di autolesionismo – sintomo di una inaccettabile sofferenza esistenziale – la mancata attuazione dunque delle regole penitenziarie europee”, dimostrano come lo Stato italiano non riesca ad attuare l’articolo 27 della Costituzione, e il concetto della rieducazione del detenuto sia ben lontano dall’essere attuato”.