No Muos, il 30 marzo manifestazione nazionale a Niscemi

muosIl MUOS è un sistema di telecomunicazioni satellitari che la Marina Militare USA sta installando a Niscemi, all’interno del Parco della Sughereta, formato da tre super antenne radar con parabole di 18 metri di diametro e due torri radio di 150 metri. Il MUOS di Niscemi, se realizzato, sarà uno dei quattro esistenti al mondo e, in caso di guerra, diventerebbe uno dei principali bersagli. Numerose ricerche scientifiche evidenziano come l’esposizione prolungata alle onde elettromagnetiche provochi gravissimi effetti sulla salute della popolazione, della flora e della fauna locale. In particolare esse danneggiano il sistema nervoso e il sistema immunitario, aumentano a dismisura il rischio di leucemie, melanomi e malformazioni congenite. Le aree sottoposte ad altissimo rischio sono quelle che ricadono entro il raggio di 140 km. Sul web è possibile approfondire le vostre conoscenze.

Il governatore siciliano Rosario Crocetta ha chiesto il 31 gennaio al tribunale di Caltagirone (Catania), invocando la procedura d’urgenza, di far sospendere i lavori per la realizzazione del Muos.

“Non siamo contro gli americani e non siamo contro il Muos (Mobile User Objective System). Ma vogliamo tutte le garanzie per la tutela della salute dei cittadini”, cosa dovremmo fare altrimenti, dichiarare guerra alla Marina degli Stati Uniti?», ha detto Crocetta, che aveva annunciato l’iniziativa giudiziaria dopo che il cantiere era rimasto aperto nonostante il governatore, lo scorso 11 gennaio, avesse revocato l’autorizzazione per i temuti danni ambientali e alla salute.

La vicenda Muos ha fatto di nuovo capolino in aula all’Ars, dove i 15 deputati del Movimento 5 stelle hanno abbandonato l’aula, in segno di protesta, impedendo l’approvazione (per mancanza del numero legale) del Dpef. Un modo, come ha spiegato il capogruppo Giancarlo Cancelleri, per accendere i riflettori sulla vicenda del Muos, più volte richiamata da Beppe Grillo nei comizi che tiene nelle piazze siciliane per la campagna elettorale.

«Noi non facciamo parte della maggioranza», ha spiegato Cancelleri in conferenza stampa, «con la nostra assenza al momento del voto sul Dpef abbiamo voluto alzare il tiro e far scoppiare il caso: lo voteremmo anche, ma oggi era necessario far parlare del Muos, c’è in ballo la salute dei cittadini».

Per il 30 Marzo, intanto, è prevista una manifestazione nazionale a Niscemi.

Solo per opportuna conoscenza, ecco la distanza di alcuni centri dalle antenne MUOS: Niscemi 5 km, Caltagirone 14 km, Gela 17 km, San Cono 20 km, Piazza Armerina 30 km, Enna 54 km, Calascibetta 54 km, Grammichele 20 km, Mirabella Imbaccari 23 km, San Michele di Ganzaria 18 km, Licodia Eubea 24 km, Vizzini 28 km, Mazzarrone 11 km, Caltanissetta 52 km, Pietraperzia 43 km, Barrafranca 35 km, Mazzarino 29 km, Butera 24 km, Acate 11 km, Vittoria 19 km, Comiso 23 Km, Ragusa 32 km, Scicli 43 km, Modica 40 km, Riesi 36 km, Sommatino 46 km, Licata 44 km, Delia 52 km, Valguarnera 41 km, Aidone 32 km, Ramacca 37 km, Raddusa 38 km, Palagonia 36 km, ma a rischio sono le intere provincie di Enna, Caltanissetta, Siracusa, Ragusa, Catania, Agrigento, quasi tutta la provincia di Palermo e di Messina.