La Spezia, rissa in strada sfocia in accoltellamento

Saranno gli esiti degli interrogatori, sui quali stanno premendo gli inquirenti, a completare il quadro esatto della maxi rissa scoppiata la notte scorsa nel quartiere umbertino di La Spezia. Una rissa in piena regola, tra cittadini extracomunitari all’esterno di un circolo, che ha coinvolto una mezza dozzina di persone- fra dominicani e tunisini- e che, all’arrivo della Polizia- avvisata dai residenti della zona preoccupati per l’evolversi drammatico della situazione, aveva già lasciato- sull’asfalto e sui corpi delle persone coinvolte- i segni tangibili di quanto appena accaduto. Una prima ricostruzione dei fatti è stata fornita dalla donna dominicana, presidente del circolo, che ha raccontato di essere stata aggredita, insieme al fratello, mentre controllava gli ingressi al suo circolo. La situazione, degenerando, ha poi coinvolto un tunisino di 25 anni che ha riportato una ferita al collo, un secondo tunisino di 26 anni e altri due connazionali colpiti con un coltello da cucina, rispettivamente, al volto, ad un fianco ed alla tesa. Per questi ultimi due, che hanno riportato le ferite più preoccupanti, la prognosi è di due settimane. In tutto, i poliziotti hanno identificato e denunciato per rissa aggravata 6 persone, ma sembra che l’elenco sia destinato ad allungarsi: sia perché la lista degli extracomunitari che hanno avuto bisogno di cure mediche sembra essere ben più lunga, sia perché le prime deposizione sembrano essere contrastanti. La versione fornita dai dominicani accusa i tunisini di aver reagito con la violenza al divieto di entrare al circolo in quanto non in possesso delle qualità di socio mentre la versione fornita dai tunisini accusa i dominicani di un’aggressione subita a prescindere dalla volontà di entrare nel circolo. Al momento, il bilancio è di 5 persone ferite, 6 identificate e 3 denunciate ma, per i motivi sopra citati, sembra essere destinato ad allungarsi.