In arrivo la nuova banconota da 5 euro
Debutterà a maggio e resterà nelle nostre tasche più a lungo perché realizzata con materiale più resistente all’usura). Sarà presentata domani dal presidente della Bce Mario Draghi, dopo il primo Consiglio direttivo del 2013. Frutto di anni di ricerca e sviluppo, la banconota è la prima della nuova serie “Europa” che avrà stessi tagli, stessi disegni e identici colori dominanti, ma anche caratteristiche di sicurezza di assoluta avanguardia, per confermare l’ euro come una delle banconote più difficili da falsificare.
L’effige che sarà utilizzata per le nuove banconote è tratta da un vaso di oltre 2 mila anni fa rinvenuto nell’Italia meridionale e custodito al Louvre di Parigi. Per l’occasione proprio a partire da domani e fino al 10 marzo il vaso sarà esposto in una mostra allestita al Museo Archeologico di Francoforte. Il ritratto, spiega la Bce, “è stato scelto perché ha un chiaro legame con il nostro continente e, inoltre, dona un tocco umano alle banconote”. Nella mitologia greca Europa, figlia di un re fenicio, fu sedotta dal dio Zeus, che nelle sembianze di un toro la rapì portandola a Creta. Questo mito ha indotto gli antichi greci a utilizzare ‘’ Europa’’ come termine geografico.
L’immagine di Europa sarà presente anche nella filigrana. In controluce emergerà il volto della figura mitologica, la cifra del valore e una finestra laddove oggi sono visibili elementi architettonici e stelle europee. L’ultimo elemento di sicurezza rivelato è la colorazione brillante delle cifre. Muovendo la banconota si produce l’effetto di una luce che si sposta in senso verticale. Nel taglio da 5 euro così la cifra cambia colore, passando dal verde smeraldo al blu scuro. Le nuove banconote, che mantengono gli stessi tagli attuali, da 5 a 500 euro, saranno introdotte gradualmente nel corso di diversi anni, in ordine ascendente a partire dal biglietto da 5 euro che sarà seguito, dopo un anno, dal taglio da 10 euro. Nella fase di progettazione della seconda serie, come per la prima, sono stati consultati ciechi e ipovedenti, per tenere conto delle loro esigenze nell’elaborazione dei bozzetti definitivi.