Con il 2013 parte la nuova previdenza, si passa al sistema contributivo “puro”, spariscono le pensioni di anzianità e le “finestre”. Lo ha ricordato il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua in una intervista.
“L’eta’ pensionabile è agganciata all’aspettativa di vita – ha detto – perché per fortuna si vive di più , quindi si lavorerà di più e si percepirà una pensione per più tempo”.
“La riforma è cominciata vent’anni fa con Amato, poi con Dini e tutti i governi che si sono susseguiti. Di fatto la riforma Monti-Fornero, chiude un ciclo di transizione molto lungo”, ha aggiunto Mastrapasqua. A chi gli chiedeva se il sistema sarà sostenibile dalle singole persone ha poi risposto che “serve la “seconda gamba” della pensione complementare, che in Europa è molto diffusa ma che in Italia stenta ancora a decollare. Su questo tutti (Inps, assicurazioni e banche) devono lavorare”.
Mastrapasqua ha anche ricordato il dato “allarmante” che nel Vecchio Continente “la media di coloro che hanno la pensione complementare è di circa il 91%, in Italia è il 23%. Un delta troppo ampio sul quale bisogna riflettere per capire quali sono gli errori che sono stati fatti”.