Provincia Regionale di Catania, tracciate le linee guida per il 2013

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Nel 2013 la Provincia risparmierà oltre 5 milioni euro. A sancirlo la delibera del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale (Piano di risanamento), recentemente adottata dal Consiglio provinciale,  che consentirà la stabilità dei conti dell’Ente. Le spese correnti che subiscono la “cura dimagrante” sono state individuate nelle utenze scolastiche, dove si procederà alla razionalizzazione dell’energia elettrica e del gas, e nei criteri di distribuzione delle scuole negli immobili di proprietà della Provincia. Stessa sorte spetterà agli uffici provinciali allocati in strutture in affitto. Altra fonte di risparmio scaturirà dal recesso alla partecipazione di alcune Fondazioni e Associazioni di vario genere.

Il riordino è stato attuato sia in risposta alla spending review sia per la nota vicenda del debito maturato da terzi con l’istituto finanziario (Ifi), che ha fatto sfiorare il dissesto alla Provincia. A tal proposito è necessario evidenziare che la curatela dell’Ifi si è rivelata irremovibile alla recente proposta da parte dell’Ente di onorare il debito in rate da scomputare in dieci anni. Per questo è stato necessario concentrare le misure di riequilibrio in un solo anno. Ne deriva che le entrate tributarie verranno incrementate solo per il 2013 (Rca e Ipt) mentre i risparmi pari a 5 milioni di euro circa saranno consolidati, ciò consentirà alla provincia di far fronte ai debiti fuori bilancio nel rispetto del patto di stabilità. Il Piano è, in atto, all’esame del ministero dell’Interno, che si pronuncerà alla fine del prossimo mese di gennaio,  quindi andrà alla Corte dei Conti (sezione regionale di controllo, con sede a Palermo).

“Una intensa collaborazione con i consiglieri provinciali, con i revisori dei conti e con i dirigenti dell’Ente ha permesso di districare la matassa che non consentiva l’approvazione del Bilancio a danno delle comunità amministrate – ha affermato il commissario straordinario della Provincia, Antonella Liotta -. Il mio bilancio di fine anno è riferito a un tempo troppo breve e solo a quello posso rispondere. Di fatto, però, sono stati raggiunti obiettivi importanti ma potrò dirmi soddisfatta solo quando la Provincia rientrerà nella normalità.

Alla conferenza stampa di fine anno, convocata per fornire agli organi d’informazione i dati e i provvedimenti posti in essere a seguito dell’approvazione del Piano di risanamento dell’Ente, hanno preso la parola anche i capigruppo e diversi consiglieri provinciali che hanno introdotto l’agenda delle prossime sedute consiliari attraverso proposte e soluzioni su alcuni argomenti in ordine ai lavori.

“Oggi, insieme ai capigruppo e in presenza del commissario straordinario abbiamo già avviato un dialogo costruttivo per i prossimi lavori del Consiglio – ha affermato il presidente del Consiglio, Giovanni Leonardi -.  Tre i più importanti obiettivi da raggiungere entro la prossima primavera prima della fine naturale del mandato di questa consiliatura. Entro il 9 gennaio 2013 approveremo il Regolamento sul controllo interno dell’Ente che prevede una serie di misure quali il controllo di regolarità degli atti, il controllo strategico (verifica sul raggiungimento degli obiettivi dell’Ente), gli equilibri finanziari e l’andamento gestionale delle partecipate con conseguente verifica degli andamenti gestionali. Il secondo step sarà l’approvazione del Bilancio di previsione 2012 e i relativi atti propedeutici (Piano triennale opere pubbliche, valorizzazione immobili, riordino partecipate). Ma l’atto più ambizioso che tratteremo in questi ultimi tre mesi di consiliatura – ha detto in conclusione Leonardi – sarà l’approvazione del Piano territoriale della mobilità, una sorta di Piano regolatore del territorio. Nel frattempo abbiamo messo già nell’agenda dei  lavori d’Aula la trattazione di diversi regolamenti tra i quali il Piano tariffario per l’utilizzo delle Ciminiere, la regolamentazione sulle concessione in uso a terzi di locali scolastici e strutture sportive e per il funzionamento delle strutture museali dell’Ente”.