Alta tensione in Medio Oriente

Venti di guerra in Medio Oriente. Un anno dopo il rilascio di Gilad Shalit, gli israeliani hanno messo in atto la loro vendetta. Un missile ha ucciso Ahmed al Jabari, il carceriere del caporale catturato nel 2006, e ha dato il via alla campagna militare “Colonna di nuvole”, una successione di raid e bombardamenti, che potrebbero spianare la strada a un’invasione di terra, con cui Israele sembra voler fare piazza pulita delle milizie del movimento islamista che detiene il controllo della Striscia di Gaza.

Ahmed al Jabar, capo delle brigate Ezzedine Al Qasam, il braccio militare di Hamas, è stato centrato da un missile mentre si trovava a bordo di un’auto a Gaza con la sua guardia del corpo. Sono due degli otto morti palestinesi (tra i quali due bambini) in una giornata di raid e bombardamenti mirati ancora in corso. I feriti sono almeno 45. I colpi arrivano dal cielo e dal mare, dalle navi israeliane ancorate al largo di Gaza, e hanno centrato una ventina di obiettivi in tutta la Striscia, identificati come militari dall’esercito.

Gli israeliani sono pronti a un’operazione “di terra”. “Se necessario – ha riferito un portavoce militare – si sceglierà questa opzione per smantellare le milizie che sparano razzi sulle città israeliane”. Dopo l’omicidio mirato del suo capo militare, Hamas aveva minacciato. “Per Israele si sono aperte le porte dell’inferno”.