Federica Mangiapelo, accertamenti sull’auto di Marco Di Muro

Nel sangue del cameriere di Formello è stato riscontrato un elevato tasso alcolico e tracce di droga. L’anticipazione è del “Giornale” che riferisce dei risultati del test sul fidanzato della giovane morta nel lago. L’autopsia sul corpo della sedicenne, come detto, non ha riscontrato segni di violenza. I medici tendono a stabilire che Federica Mangiapelo sia morta per cause naturali. I periti si sono altresì riservati di indicare, dopo l’esecuzione degli accertamenti tossicologici, le esatte cause del decesso. I medici legali hanno escluso l’annegamento e che la giovane possa essere caduta dall’alto, in quanto sul suo corpo non è stata riscontrata nemmeno un’escoriazione o una contusione. L’ora presumibile della morte è stata indicata intorno alle ore 04:00 del mattino, cioè circa un’ora dopo che la giovane era stata lasciata dal fidanzato nella piazza principale di Anguillara Sabazia.

Potrebbe essere importante anche ritrovare il suo cellulare, che invece è sparito. In un primo tempo si era detto anche che era stato ritrovato. Ma le voci si susseguono incontrollate come è “naturale” in questi casi dove la pressione mediatica e dell’opinione pubblica è elevata. per ora, comunque, sono già iniziati gli esami sui tabulati, che permetteranno di capire chi siano state le ultime persone con le quali Federica ha parlato o ha chi ha scritto.

Lo zio di Federica è intervenuto a nome della famiglia precisando che la giovane “era una brava ragazza che non beveva e non si drogava”. Ma ha detto di più lasciando spazio a nuove piste. “Ci auguriamo che le forze dell’ordine, che finora si sono concentrate su di lei, si concentrino anche su altre figure che hanno tralasciato”. Ma non ha voluto però specificare a chi si riferisse.

La Procura di Civitavecchia ha autorizzato accertamenti sull’auto di Marco Di Muro, nella speranza di trovare tracce utili di dna o di altro. Una misura che in genere si adotta nei confronti di persone ufficialmente indagate, per consentire loro di potersi difendere dinanzi a eventuali contestazioni.

I Carabinieri hanno deciso di far scendere i sommozzatori nel lago di Bracciano, in quello specchio d’acqua proprio davanti allo stabilimento Rosa dei Venti, davanti all’ex circolo velico dell’Alitalia, davanti alla spiaggetta dove Federica giovedì mattina è stata trovata morta. L’ipotesi è che tutte le tracce compromettenti di quelle ore (telefonini, giubbotto, borsa) possano essere state gettate in uno sconsiderato momento di paura proprio in fondo al lago. Acque che non restituiscono niente se non ci si cala sul fondo, perché la pietra vulcanica li trattiene gli oggetti perché non ci sono onde tali da riportarli a riva. Si è saputo che Luigi Mangiapelo si è svegliato intorno alle quattro e, avendo realizzato che sua figlia non era ancora rientrata, è uscito di casa a cercarla. L’hanno bloccato in un bar comunicandogli la brutta notizia.