Sandy porta morte e distruzione su New York

Al buio 6,5 milioni di persone in 11 Stati, tra cui gran parte degli abitanti di Manhattan. La tempesta ha toccato terra ad Atlantic City intorno alle 20:00 ora locale con venti di 130 km orari. Poco prima Sandy era stata declassata da urgano a ciclone post-tropicale dal National Hurricane Center ma ha mantenuto intatta la sua potenza devastatrice che gli aveva permesso di fare 67 morti nei Caraibi. Per più di un milione di persone è stato dato l’ordine di evacuazione.

Al Battery Park di New York, l’acqua ha superato i quattro metri di altezza, battendo il record di un metro raggiunto dall’acqua a Mahattan durante il terribile uragano Donna nel 1960. Nella notte l’istituto geologico ha lanciato l’allarme frane in Maryland, Delaware, Virginia e Pennsylvania. Almeno 13 i morti fino ad ora accertati in cinque stati. Due persone sono state uccise in New Jersey per un albero abbattutosi sullo loro auto mentre una donna si è schiantata contro un camion in West Virginia per il fondo stradale scivoloso a causa della neve. Una trentenne di New York ha perso la vita in seguito alla caduta di un albero sulla sua abitazione nel polare quartiere di Queens dove un’altra donna e’ morta folgorata da una scarica elettrica. Ad Atlantic City, completamente allagata, una persona è morta d’infarto mentre veniva evacuata. Altre vittime ci sono state in Maryland mentre è stato ritrovato morto uno dei due dispersi nel naufragio della nave copia del Bounty. “Frankenstorm”, come è stato ribattezzato, ha paralizzato New York lasciando al buio almeno 250.000 persone nella sola Manhattan secondo i primi dati diffusi dalla Con Edison, la società elettrica della Grande Mela. Anche Times Square è rimasta al buio per qualche minuto prima che entrasse in funzione il generatore di emergenza. Si tratta del peggior blackout per New York dal 2003, quando l’intera città rimase al buio.

Tutti i tunnel e i ponti che collegano Manhattan alla terra ferma sono stati chiusi così come la metropolitana perché molte stazioni sono state completamente allagate. Non accadeva dal 1960 quando New York venne messa in ginocchio dall’uragano Donna. L’acqua è entrata anche a Wall Street dove ha raggiunto il livello di 3 metri. L’ordine di evacuazione ha riguardato oltre 400 mila persone a New York dove sono stati chiusi tutti gli aeroporti, compreso il megascalo JFK. L’ospedale della New York University, nell’area di lower Manhattan, ha avviato le procedure di evacuazione perche’ e’ saltato il generatore di corrente mentre 19 operai della Con Edison sono rimasti bloccati per tre ore in una centrale elettrica in seguito ad un’esplosione e sono stati tratti in salvo con i gommoni.

Una vittima anche in Canada. Una donna è morta a Toronto dopo essere stata colpita da un cartellone sradicato dai venti che soffiavano a 65 km orari. In Canada si sono registrati venti molto sostenuti nel sud dell’Ontario e in Quebec.

Non ci sono ormai più speranze di ritrovare in vita il comandante della nave-replica del Bounty affondata al largo della North Carolina per le bufere scatenate dall’uragano Sandy. Il 63enne Robin Walbridge, uno dei tre membri del’equipaggio finiti in mare, è ancora disperso mentre è stato recuperato il cadavere di una donna di 42 anni e un terzo marinaio è stato tratto in salvo dagli elicotteri, al pari degli altri 13 membri dell’equipaggio. Il veliero tre alberi si è inabissato lunedì a 90 miglia dalla costa dopo che un guasto al generatore aveva impedito di aspirare l’acqua che ha invaso l’imbarcazione e aveva tolto potenza al motore. La nave, costruita nel 1962 per il film “L’ammutinamento del Bounty” con Marlon Brando sulla famosa rivolta del 1789 a Tahiti, durante l’anno naviga lungo le coste degli Stati Uniti organizzando tour ed escursioni, ma in questo caso c’era solo l’equipaggio.