Provincia di Crotone e Arpacal insieme per monitorare il gas radon

Una nota diramata dalla sede della Provincia di Crotone informa che è stato sottoscritto  il protocollo d’intesa tra il laboratorio territoriale di educazione ambientale “Lea Kroton” e l’Arpacal. L’intesa è finalizzata ad un monitoraggio ambientale per la riduzione delle fonti di inquinamento con particolare riguardo al gas radon nell’ambito del progetto Infea 2012 “SOStenibil…mente”. Erano presenti il presidente della Provincia Stano Zurlo, il vicepresidente ed assessore all’Ambiente Ubaldo Prati, il presidente di Arpacal Marisa Fagà, il presidente del Lea Kroton Natale Carvello e Teresa Oranges direttore della sede provinciale Arpacal. “La firma del protocollo di oggi – è scritto nel comunicato – rappresenta un altro tassello importante delle politiche ambientali che gli Enti stanno mettendo in campo da tempo”. Tra gli obiettivi sono compresi la verifica puntuale degli adempimenti previsti dal Decreto legislativo n. 230/95 nei luoghi di lavoro con maggior rischio radon di proprietà dell’Amministrazione provinciale; la misura della concentrazione di attività del gas radon nei luoghi confinanti ritenuti a maggior rischio nelle scuole e nei 27 Comuni ricadenti nel territorio provinciale (municipio e scuole comunali). Ed ancora l’individuazione delle aree con una elevata probabilità di rischio radon (prone areas) ricadenti nel territorio della provincia crotonese e la promozione della la cultura della prevenzione sul gas radon ai soggetti portatori di interesse. Il gruppo di ricerca sarà costituito dal coordinatore di progetto L.E.A. Kroton, dal responsabile di progetto del Laboratorio Fisico di Catanzaro “Ettore Majorana”, da figure professionali della Provincia e di L. E. A. Kroton. Per quel che riguarda le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione delle attività previste L. E. A. Kroton si impegna a trasferire ad ARPACAL, per le finalità di cui al presente protocollo, un importo pari ad € 27.000 entro l’anno 2013 per la realizzazione delle seguenti fasi: formazione e addestramento del personale coinvolto; coordinamento scientifico del progetto relativo alla tematica radon; acquisto di strumentazione per la realizzazione del monitoraggio nei 27 comuni; raccolta ed elaborazione dei dati del monitoraggio; report di attività; emissione e rilascio dei certificati della radioattività naturale dei siti indagati da parte del Laboratorio Fisico “Ettore Majorana” del Dipartimento ARPACAL di Catanzaro.