Genova, lite per un posteggio

A Genova Voltri, si sa, posteggiare è “cosa ardua”. Anche all’ospedale, dove quasi tutti improvvisano un po’ dei posteggi di fortuna. E inventarsi un posteggio di fortuna è quello che ha fatto un automobilista che, nella mattinata di mercoledì, ha lasciato l’auto in un’area riservata. Fin qui, viene da dire, nulla di strano. Lasci l’auto dove sai che non puoi, speri che nessuno lo noti e se il guardiano del posteggio ti chiede di spostarla “perché, signore, quella è un’area riservata”, allora, lo fai. È così che, in teoria, sarebbero dovute andare le cose in una mattinata qualunque nel posteggio dell’ospedale di Voltri. Solo che, tra il guardiano ligio al suo dovere e l’automobilista non attento alla segnaletica, è scoppiata la scintilla e, per sanare gli animi, è dovuta intervenire una volante della Questura. Il guardiano ha riferito agli agenti di aver chiesto all’automobilista di spostare l’auto, perché posteggiata in un’area riservata, di essere stato colpito al ginocchio con lo sportello e, addirittura, minacciato. Per contro, l’automobilista ha fornito la sua versione dei fatti spiegando agli agenti come il guardiano, dopo averlo avvicinato e avergli intimato di spostarsi, sia rimasto fermo davanti alla portiera impedendo, a lui e alla sua famiglia, di scendere dalla vettura. Nel tentativo di scendere comunque, questo sempre nella sua versione, l’automobilista ha aperto con forza lo sportello (sportello che era bloccato dalla gamba del guardiano e gamba che provocava un’ammaccatura sulla carrozzeria). Raccolte entrambe le versioni dei fatti, i poliziotti hanno denunciato il guardiano, un cittadino statunitense di 39 anni, per il reato di violenza privata e informato entrambe le parti su come procedere in caso di querela.

Sullo sfondo, l’autobus 191 (circolare stazione Voltri- Ospedale, ndr) metteva in moto.