A Buttrio corso per migliorare relazioni genitori figli e scuola

Genitori non si nasce, e quando lo si diventa si segue per lo più il buonsenso oppure lo schema familiare tramesso, senza una reale consapevolezza di quanto sia delicato e difficile sostenere questo ruolo, soprattutto in una società che lascia poco spazio al rapporto parentale. Di qui il successo della “Scuola per genitori”, approdata anche a Buttrio (Ud) su invito dell’assessorato all’istruzione e alle politiche sociali. ” E’ un’opportunità di incontro – spiega il vicesindaco Maria Grazia Picogna – in cui è possibile valorizzare esperienze e competenze familiari, offrire l’occasione di soffermarsi a riflettere, per capire come migliorare le relazioni con i figli e affrontare in maniera efficace i problemi educativi legati anche al mondo della scuola“.   Il percorso, guidato della pedagogista Elena Marcigaglia, esperta in didattica avanzata e consulente scolastico, mira ad aiutare i genitori a sostenere il proprio figlio nella ricerca del proprio stile di apprendimento, favorendo la motivazione ad apprendere e alimentando l’autostima. Quattro gli incontri del corso destinati ai genitori degli studenti delle elementari e delle medie, che si terranno a partire dal 5 ottobre presso il Centro di aggregazione giovanile Free, il venerdì dalle 20 alle 22 (iscrizioni già esaurite, in fase di valutazione una lista di attesa per organizzare un altro corso più avanti) e il martedì dalle 9 alle 11 (c’è ancora qualche posto).   Il percorso inizia con “Io sono” per passare poi alla “Comunicazione” e a “I compiti per casa”, chiudendosi con “Il metodo di studio”. “Desideriamo riportare l’attenzione sulla famiglia come risorsa – conclude il vicesindaco -, produttrice di beni, relazioni, fiducia, competenze, che possono offrire nuove opportunità di sviluppo e di crescita sociale. Essere famiglia, intessere serene relazioni, accompagnare i figli nella crescita è compito complesso e non privo di difficoltà. Ecco perché è importante sostenere i nuclei familiari nel vivere pienamente e affrontare la quotidianità nella condivisione”.