Bologna, finanzieri nella sede regionale

Il blitz era atteso, dopo l’inchiesta aperta dalla Procura di Bologna in collaborazione con un pool delle Fiamme Gialle, riguarderà tutti i gruppi consiliari. Il fascicolo conoscitivo fa per esaminare i conti dei gruppi consiliari, ieri ha cambiato natura. Non è più solo conoscitivo, ma per permettere alla Finanza di chiedere la documentazione all’ufficio di presidenza dell’Assemblea regionale, si ipotizza ora il peculato, lo stesso reato per il quale è indagato l’ex capogruppo dell’Idv Paolo Nanni dal Pm Antonella Scandellari e, in un’altra inchiesta del pm Morena Plazzi, l’ex capogruppo della Lega Nord Maurizio Parma, ora vice presidente della Provincia di Piacenza. Un fascicolo comunque contro ignoti, cointestato alle due Pm già impegnate su questo fronte e con la supervisione del Procuratore aggiunto Valter Giovannini e del Procuratore Roberto Alfonso. Il fascicolo potrebbe cambiare ancora di modello se emergeranno ipotesi di responsabilità nell’uso dei fondi pubblici destinati ai gruppi consiliari e in tal caso i nomi verrebbero iscritti nel registro degli indagati. Non è chiaro se oggi sarà messa ai voti anche la nomina di chi dovrà sostituire alla segreteria dell’Assemblea Maurizio Cevenini. Un nome che circola è quello della consigliera di Sel – Verdi Gabriella Meo, ma il Movimento 5 Stelle ha già fatto sapere che candiderà Favia. E proprio l’esponente grillino ha lanciato accuse durissime. “L’inchiesta produrrà un effetto domino più forte di tangentopoli”. E ha aggiunto. “Il palazzo trema, in consiglio andremo fino in fondo, vogliamo un’operazione verità”. Per l’altra inchiesta sulle interviste a pagamento alle tv locali la Finanza ha sentito intanto l’ultimo dei capigruppo dell’Assemblea Luigi Villani, del Pdl. E il presidente dell’Ordine dei giornalisti Gerardo Bombonato ha attaccato Richetti e i capigruppo dei partiti. “Non collaborano, è un sistema omertoso”.