Profumo mette in discussione l’ora di religione

Il Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo parla di un’Italia multietnica e di una scuola “aperta e capace di correlarsi al mondo d’oggi” che dovrebbe aggiornare i programmi di religione. Immediata la reazione del mondo cattolico. “E’ importante il rinnovamento della didattica nel metodo – concede il cardinale Gianfranco Ravasi – ma il messaggio evangelico e i grandi insegnamenti cristiani vanno sempre insegnati”. Insorgono gli insegnanti di religione. Per Orazio Ruscica, presidente dello Snadir (il Sindacato autonomo degli insegnanti di religione) “il Ministro ha firmato a fine giugno le due intese riguardanti l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche e le Indicazioni didattiche senza aver letto con attenzione ciò che ha sottoscritto”.