La Spezia, acquisito il fondo giornalistico Giorgio Ansaloni

La Mediateca Regionale Ligure e gli Archivi Multimediali “Sergio Fregoso” hanno acquisito il fondo giornalistico di Giorgio Ansaloni, il popolare telereporter spezzino scomparso alla Spezia nel 2008. Ansaloni è stato un pioniere dell’emittenza locale e da ultimo anche della comunicazione giornalistica in rete. La sua caratteristica principale è stata quella di essere un cronista d’assalto, sempre sulle notizia, nei luoghi dove avvenivano i fatti, in mezzo alla gente. Ha documentato in maniera diretta lo sviluppo e il cambiamento che la città ha avuto dalla metà degli anni Ottanta sino al nuovo millennio. In particolare ha seguito passo dopo passo la nascita del nuovo sistema museale spezzino, dal recupero del Castello di San Giorgio alla nascita del Museo Amedeo Lia, dalla Palazzina delle Arti al Camec.

Nato a Lerici, aveva compiuto 70 anni da poco quando se ne è andato per sempre. La moglie Maria e le figlie Antonella e Monica hanno quindi deciso di concedere il suo vasto repertorio, concentrato in più di 300 cassette, alla nascente Mediateca Regionale, presieduta da Marco Ferrari, che troverà posto nell’ex Cinema Odeon.

Nell’occasione della scomparsa, Luigi Merlo, suo direttore responsabile a Teleliguriasud e oggi presidente dell’Autorità Portuale di Genova, ebbe a dire: “Ricordo l’impegno generoso, il fiuto per la notizia, anche l’impegno instancabile che faceva quotidianamente. E’ stato uno degli inventori del video giornalista. E tra i primi in Italia a intervistare e a riprendere contemporaneamente. Insieme a Emilio Maneschi era stato uno dei pionieri della televisione locale alla Spezia. Una figura che credo meriti di essere ricordata dalla città anche attraverso iniziative specifiche”.

Per il senatore Egidio Banti, anche lui direttore di Teleliguria ai tempi dell’impegno di Ansaloni, Giorgio “occupa un posto davvero particolare, che ne farà ricordare a lungo l’impegno generoso e lungimirante nei trent’anni trascorsi a Tls. Quando arrivò, nella seconda metà degli anni Ottanta, stava andando in pensione come dipendente dell’Atc, ma aveva ancora tanta, tantissima voglia di fare. Come giornalista era ovviamente un autodidatta, ma il giornalismo mostrò subito di averlo nel sangue e soprattutto di essere in sintonia con la gente. Faceva tutto da solo: riprese, interviste, montaggi. Sembrava incredibile, ma ciò gli consentiva la massima libertà di manovra e a portare il suo microfono dappertutto. Non aveva paura di sfidare i potenti di turno, non per partito preso, ma, semplicemente, per raccontare le cose che a Spezia e dintorni non andavano. Era instancabile, e questo, probabilmente, ha accelerato il suo declino fisico. Che era già iniziato quando, all’inizio del nuovo secolo, fu il primo a realizzare, da casa sua (sempre da solo, o quasi !), un portale informativo su Spezia e provincia via internet. Oggi ce ne sono diversi, e ben fatti  ma Ansaloni, ancora una volta, riuscì ad arrivare primo”.

La Mediateca Regionale e gli Archivi Multimediali “Sergio Fregoso” l’anno prossimo, a cinque anni di distanza dalla scomparsa, ricorderanno Ansaloni con un evento in cui sarà presentata anche una selezione del materiale acquisito.