L’Olanda boccia gli euroscettici

Si affermano due partiti filo-europei nelle elezioni legislative anticipate che si sono svolte nei Paesi Bassi. Un primo conteggio effettuato dall’agenzia nazionale olandese Anp conferma il risultato degli exit poll di una vittoria dei liberali del premier Mark Rutte. Secondo la Anp, i seggi assegnati al premier uscente sarebbero 44, quattro in più di quelli dei laburisti.

Secondo gli exit poll, dei quali ha dato conto l’emittente televisiva Nos, Geert Wilders, leader del partito di estrema destra Pvv (Partito della Libertà), perderebbe quasi la metà dei 24 seggi che aveva nel parlamento uscente.

Sostenitore dell’uscita dell’Olanda dall’eurozona e dall’Unione Europea, il partito di Wilders guadagnerebbe tredici seggi. I liberali vogliono portare il deficit pubblico sotto la soglia del 3% del 2013, come esige Bruxelles, grazie a un vasto programma di tagli di bilancio, mentre i laburisti preferirebbero investire nel rilancio dell’economia.

Malgrado queste differenza di posizione di fronte all’austerità, gli analisti danno per assodato che queste due formazioni politiche daranno vita a un’alleanza per formare la spina dorsale di un Governo di coalizione europeista.

Se sono stati costretti a inasprire i toni nei confronti di Bruxelles per soddisfare un elettorato sempre più ostile ai piani di aiuto alla Grecia e ai burocrati dell’Ue, laburisti e liberali restano tradizionalmente filoeuropeisti.

E’ stato a seguito di un contrasto sulla riduzione del deficit pubblico con il suo alleato in parlamento, il partito di estrema destra di Geert Wilders, islamofobo e antieuropeo, che il Governo di minoranza di centrodestra di Mark Rutte aveva rassegnato le dimissioni ad aprile.