Le cose all’italiana
La sera non c’è motivo di annoiarsi, basta seguire una trasmissione in cui si discute di politica ed il divertimento e la contentezza di vedere le facce di sempre, lo sdegno, la rabbia, sono assicurati.
Gli italiani, popolo laborioso, non disdegnano il clientelismo né la raccomandazione o l’aiutino del parlamentare; accetta da quest’ultimo la qualunque cosa anche di mantenerlo a vita con tutto il suo seguito.
Basta accendere la televisione per assistere a spettacoli a dire poco nauseabondi. Si sono viste persone sventolare bandiere di partito come fossero allo stadio, tutti assieme felici e contenti uniti in quella fede e questo vale per tutti gli schieramenti politici.
Sorgono domande: ma è mai possibile che ci sia gente ancora credulona che pende dalle labbra di uno qualsiasi, il quale per farsi eleggere promette mari e monti?
E’ una storia vecchia, e sempre la stessa da quando esiste la politica, perché come recita un detto popolare: tu dai una mano a me e tutte due lavano la faccia!
In sede di quelle trasmissioni, i signori lavoranti nella politica non perdono occasione di azzannarsi o a rinfacciarsi gli errori dell’uno e dell’altro, fatto sta che con questo loro giochetto delle tre carte se ne sono sbattuti dei seri problemi e hanno solo sperperato denaro pubblico portandoci alle condizioni di oggi d’essere in una “ Rue de Merde” e ancora continuano a sperperare denaro pubblico.
In questo pollaio ci sono molti galli e poche galline!
Mentre la gente non sa più cosa fare per arrivare alla fine del mese, e tanti artigiani chiudono bottega, impresari che non sanno cosa inventarsi per andare avanti, questi imperterriti continuano a raccontare le solite “ bugie “ . . . . . faremo, studieremo, ci risolleveremo, siamo fuori dal tunnel…….. tutte stronzate raccontate ad arte per celare una unica verità: quella di difendersi i loro sporchi e luridi interessi, personali e di partito.
Si continua come rimbambiti a dare loro ascolto.
Come imbecilli andare a votarli.
Come ignoranti cercare di interpretare i loro discorsi per trovare una ragionevole speranza, un significato, cose che non ci sono perché loro stessi non sanno cosa fare.
Una però la sanno fare bene tutti indistintamente: far pagare tutto il peso di questa disgrazia ai soliti fessi scalognati mentre una gran bella fetta di ricconi e di poveri sotto mentite spoglie non fanno manco una piega.
Al capezzale di questo ammalato cronico si sono avvicendati tanti illustri primari e professori che l’hanno curato in tante maniere sbagliate col risultato che è ora moribondo.
Perché mai le cose in questo paese incontrano tante difficoltà?
Carceri: detenuti stipati come sardine in scatola, quando esistono carceri che si stanno sbriciolando senza essere stati mai inaugurati?
Giustizia: nota dolens! Neanche parlarne.
Burocrazia: così pesante da essere superata da una lumaca.
Vi ricordate l’IRI? La Cirio? Alitalia? Ferrovie dello Stato?
Che fine hanno fatto?
Finalmente hanno partorito una legge per le votazioni del tipo tedesco e sono sicuro che la gran parte o la stramaggioranza degli italiani andrà a votarli e allora si che il liquame oltrepasserà le cannucce con le quali ancora riusciamo a respirare.
Ubi abundantia,ibi incuria! ( Là dove l’abbondanza,lì l’incuria)
oppure:
Omnia munda mundis; coinquinatis autem et infidelibus nihil mundum, sed inquinate sunt eorum et mens et conscientia!
(Tutto è puro per i puri; ma niente è puro per i contaminati e gl’increduli, perché hanno contaminata l’intelligenza e la coscienza.)
E mi raccomando italiani andate a votare, poi però non lamentatevi se vi assegneranno delle supposte da usarsi all’uopo!